Cara Italia, così fa male, troppo male

Fa male, troppo.
È come la fine di una storia d’amore. Di quelle in cui uno dei due protagonisti ci crede fino all’ultimo ma l’altro lo respinge.
Senza speranza, senza dubbi: quando l’Italia guarda con gli occhi dolci la Champions ormai finisce inevitabilmente sempre male, troppo male.
Tanto che per vedere la gioia al posto della delusione bisogna tornare indietro di ben 11 anni.
Ti ricordi, Italia? Era la notte di Madrid, quella in cui l’Inter si consacrò campione d’Europa prima di lasciare un vuoto colmo di lacrime.
L’Europa, sì, proprio quel continente che sembra ormai sconosciuto, a volte un miraggio, altre una maledizione.
È passato troppo tempo, il modo di giocare all’italiana è soltanto un vecchio e bellissimo ricordo perché da quelle parti, in quei momenti, bisogna mettere da parte i tatticismi tirando fuori il coraggio di rischiare, magari anche sbagliando ma con la consapevolezza di imparare.
Imparare dai più giovani guardando al futuro, finendo di pensare al presente. La realtà è che col passare degli anni ci sentiamo destinati ai titoli di coda dei grandi palcoscenici, partendo con un senso di inferiorità che non può andarci giù affatto.
Abbiamo il diritto di tornare a sognare.
Il vento è ormai cambiato, il nostro Paese non ha regalato un minimo di speranze ed emozioni.
Siamo indietro e di certo l’Europa non aspetta noi che, ormai, viviamo di ricordi e guardiamo gli altri. E adesso questo inizia a essere pesante e fa male… Troppo male.

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