Lib(e)ri per Reagire ricorda Giovanni Panunzio. Ospite, il Prefetto Luisa Latella

Storie (vere) di magistrati italiani. Lionello Mancini, “L’onere della toga”. Martedì 5 novembre, ore 18, Sala Rosa – Palazzetto dell’Arte di Foggia. “Ho scelto cinque storie di persone sconosciute ai più alle quali è toccato, ad un certo punto della loro carriera, quel fascicolo che ti disfa la vita, a volte per un mese e a volte per sempre”. Nelle parole dell’autore, esperto giornalista economico e di cronaca giudiziaria, la motivazione del suo lavoro editoriale, terzo libro della rassegna Lib(e)ri per Reagire, ormai pienamente nel vivo della manifestazione. Martedì 5 novembre, alle ore 18, dalla Sala Rosa – Palazzetto dell’Arte di Foggia, Lionello Mancini presenta il suo L’onere della toga (Bur Rizzoli): cinque racconti tratti dalle vere vite di alcuni magistrati italiani. All’incontro prende parte anche il Prefetto di Foggia, Luisa Latella, ospite della rassegna che, in questo appuntamento del 5 novembre, ricorda la figura di Giovanni Panunzio, l’imprenditore foggiano che si ribellò alla mafia, ucciso nel 1992. Intervengono, Daniela Marcone (referente provinciale di Libera) e Michele Trecca (direttore artistico della libreria Ubik). Modera, il giornalista Fulvio di Giuseppe (Foggia Città Aperta). Oltre a queste tre realtà, fanno parte della campagna di letteratura impegnata anche il Comune di Foggia, Il SottoSopra, Il Presidio del Libro e Amnesty-BarattoLibro. Previsti i saluti del sindaco di Foggia, Gianni Mongelli.

L’onere della toga (Bur, 2013; pagine 288; euro 11). Monza, estate 1988, una casa prende fuoco: è l’avvertimento della ’ndrangheta a un teste perché non riveli nulla al magistrato che già allora indagava sulle infiltrazioni mafiose al Nord. Milano, tribunale: il sostituto procuratore ascolta il dramma di una ragazza tenuta per anni in schiavitù, sfruttata e prostituita. E poi San Marino: un luogo caratteristico e ameno per tanti, ma non per i Pm di Forlì che indagano sull’evasione fiscale e per questo ricevono silenziose pressioni e velate minacce. La vita quotidiana dei magistrati è fatta di tante storie come queste. La scelta di battersi in nome della legge comporta rischi, paure e rinunce, quasi sempre sconosciuti all’opinione pubblica. In questo libro, Lionello Mancini dà voce a cinque toghe e alle loro storie di caparbietà, lotta, fatica e ideali forti, offrendoci allo stesso tempo un quadro esaustivo del mondo giudiziario italiano, utile a comprendere cosa significhi oggi, in questo Paese, lottare ogni giorno per un po’ di Giustizia.

Lionello Mancini. Cronista giudiziario per “Lotta Continua” e “Il Sole 24 Ore”, collabora per alcuni anni anche con “La Stampa” e “Panorama”. È stato vicedirettore di Radio 24. Dal 2006 è tornato a occuparsi di giudiziaria come inviato de “Il Sole 24 Ore”.

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