Un successo editoriale di stampo filosofico, protagonista non solo in Italia. In libreria, tutto l’inutile che serve.
Giovedì 27 febbraio, ore 19, alla Ubik di Foggia. In mattinata, ore 11, al Liceo V. Lanza. Uno dei più importanti filosofi contemporanei presenta il suo “L’utilità dell’inutile”
Scuole, università, saperi. Creatività, arte, dignità umana. Persino Amore. Tutta l’impalcatura che distingue l’uomo moderno e che eleva la sua specie sopra le altre è letteralmente in pericolo. Il culto dell’utilità (“che inaridisce lo spirito”) è la grande minaccia: il manifesto di Nuccio Ordine, uno dei più importanti filosofi contemporanei europei, lo dice chiaramente. Il suo libro, edito da Bompiani e già best-seller non solo in Italia, ha un titolo emblematico: L’utilità dell’inutile. Giovedì 27 febbraio, l’autore si ferma a Foggia per presentare il suo recente lavoro editoriale, all’interno di una giornata interamente dedicata alla sua materia di riferimento, la filosofia. Si comincia alle ore 11.00 nell’Aula Magna del Liceo classico V. Lanza (Progetto “Lettura e Oltre”), per il primo di due appuntamenti che, in serata, porteranno il filosofo e docente anche nella libreria Ubik di Foggia. Alle ore 19.00 infatti, Nuccio Ordine presenta il suo saggio-manifesto nello spazio live di Piazza U. Giordano, luogo eletto dell’inutilità cittadina, stando alla ribaltante definizione che ne dà il filosofo. A condurre, la docente Teresa Natale, della Società Filosofica Italiana (partner dell’iniziativa in libreria).
L’utilità dell’inutile (Bompiani, 2013; collana: Assaggi e Passaggi; euro 9,00; 272 pagine). Non è vero – neanche in tempo di crisi – che è utile solo ciò che produce profitto. Esistono, nelle democrazie mercantili, saperi ritenuti “inutili” che invece si rivelano di una straordinaria utilità. In questo brillante e originale saggio, Nuccio Ordine attira la nostra attenzione sull’utilità dell’inutile e sull’inutilità dell’utile. Attraverso le riflessioni di grandi filosofi (Platone, Aristotele, Zhuang-zi, Pico della Mirandola, Montaigne, Bruno, Campanella, Bacone, Kant, Tocqueville, Newman, Poincaré, Heidegger, Bataille) e di grandi scrittori (Ovidio, Dante, Petrarca, Boccaccio, Alberti, Ariosto, Moro, Shakespeare, Cervantes, Milton, Lessing, Leopardi, Hugo, Gautier, Dickens, Herzen, Baudelaire, Stevenson, Kakuzo Okakura, García Lorca, García Márquez, Ionesco, Calvino, Foster Wallace), Nuccio Ordine mostra come l’ossessione del possesso e il culto dell’utilità finiscano per inaridire lo spirito, mettendo in pericolo non solo le scuole e le università, l’arte e la creatività, ma anche alcuni valori fondamentali come la dignitas hominis, l’amore e la verità. Abraham Flexner – nel suo affascinante saggio tradotto per la prima volta in italiano – ricorda che pure le scienze ci insegnano l’utilità dell’inutile. Eliminando la gratuità e l’inutile, uccidendo quei lussi ritenuti superflui, difficilmente l’homo sapiens potrà rendere più umana l’umanità.
Nuccio Ordine. Nato a Diamante, nel 1958, è professore ordinario di Letteratura Italiana nell’Università della Calabria. A Giordano Bruno ha dedicato tre libri, tradotti in undici lingue, tra cui cinese, giapponese e russo: La cabala dell’asino (19962), La soglia dell’ombra (20093) e Contro il Vangelo armato (20092). Ha pubblicato anche: Teoria della novella e teoria del riso nel Cinquecento (20092), Le rendez-vous des savoirs (20092), Trois couronnes pour un roi (2011, Bompiani 2014), Les portraits de Gabriel García Márquez (2012). Fellow dell’Harvard University Center for Italian Renaissance Studies e della Alexander von Humboldt Stiftung, è stato invitato in qualità di Visiting Professor in diversi istituti di ricerca e università negli Stati Uniti (Yale, NYU) e in Europa (EHESS, ENS, Paris-IV Sorbonne, CESR di Tours, IEA Paris, Warburg Institute, Max Planck di Berlino). È Membro d’Onore dell’Istituto di Filosofia dell’Accademia Russa delle Scienze (2010) e ha ricevuto una laurea honoris causa nell’Universidade Federal do Rio Grande do Sul di Porto Alegre (2012). È stato insignito in Francia delle Palme Accademiche (2009) e il Presidente della Repubblica gli ha concesso la Légion d’Honneur (2012). Il Presidente della Repubblica lo ha nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2010). In Francia dirige, con Y. Hersant, tre collane di classici (Les Belles Lettres) e in Italia la collana “Classici della letteratura europea” (Bompiani). Collabora al “Corriere della Sera”.