Nel rapporto giovani-droga il ruolo della famiglia e la sua armonia rappresentano variabili importanti. Certo è che i grandi cambiamenti che hanno caratterizzato la nostra società, hanno portato in particolare a una crisi della famiglia-unita. Si è assistito quindi ad un cambiamento delle relazioni sociali, permettendo un sistema di ruoli più flessibile, con coppie che hanno cominciato ad abbandonare metodi di insegnamento e di educazione a lungo seguiti. Il consistente cambiamento nell’organizzazione familiare, con entrambi i genitori spesso assenti perché impegnati fuori casa per lavoro, le modificazioni nella gerarchia dei valori, la flessibilità e la reversibilità dei ruoli, il ricambio generazionale e le tante contraddizioni dell’intero sistema sociale, hanno contratto nel nucleo familiare molti elementi di disagio, di difficoltà, di crisi. Questo può generare distacco, sfiducia o addirittura rifiuto da parte delle generazioni dei più giovani verso i valori tradizionali, e dal versante opposto smarrimento ed incertezza fra gli stessi genitori nei confronti dei valori da trasmettere. La presenza di numerose strutture fuori dal nucleo familiare, alle quali si delegano talune funzioni educative, fa sì che si generino individui sottomessi, scarsamente autonomi e comunicativi, che promuovono azioni autodistruttive o di ricerca quasi sfrenata del piacere e di quell’appagamento che non trovano altrove.
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