La legalità violata: quale futuro per la città?

A Foggia è partita la Scuola di Formazione alla Cittadinanza  Responsabile “Giovanni Paolo II” che svilupperà il tema “PER UNA CITTA’ POSSIBILE” il Direttore è il Prof. Lelio Pagliara. Con Don Aniello Manganiello si è affrontata la questione: “La legalità violata: quale futuro per la città?”. Don Aniello Manganiello è di origini campane, ex parroco di Scampia, molto conosciuto per essere un prete anticamorrista e di frontiera, ha lavorato tanto, condotto battaglie sociali con le famiglie, avuto rapporti con le famiglie mafiose, è diventato un prete “scomodo” e nel 2011 ha pubblicato un libro: “Gesù è più forte della camorra”! Don Aniello inizia l’incontro partendo da un’affermazione di Santa Caterina da Siena: “La sorte è il pensiero politico”! I giovani hanno un potere in mano: il voto! LEGALITA’ VIOLATA è mortificata dal crescente pessimismo verso l’altro e da un devastante individualismo. Egli cita Don Luigi Ciotti, il quale sostiene che la legalità sia strettamente correlata all’individualismo, più aumenta l’individualismo più aumenta la violazione di legalità e questa si realizza anche dando fiducia alla gente. Alla camorra devi togliere l’aria, l’acqua per distruggerla! La camorra si alimenta, guadagna milioni con lo spaccio, gli appalti, il movimento della terra, i negozi, le slot machine, bingo. Ognuno nella sua parte deve essere complice per formare una città libera. Bisogna prendere coscienza che il territorio è nostro e di nessun’altro. Bisogna denunciare! Una comunità che decide di vivere al meglio, di proteggere la propria città deve essere libera di dire la propria, se non lo può fare lo faccia attraverso il voto. Tutto questo ha bisogno di forti testimonianze, coraggio, lungimiranze, senza farsi spaventare, bisogna partire dalla persona, dai suoi problemi. A conclusione del convegno gli è stata posta una domanda: “Quanto siete scomodo alla mafia, ma soprattutto ad un certo tipo di Chiesa?”, lui ha risposto: “Isaia dice: “Per amore del mio popolo non tacerò!” E questo faccio io! Inoltre, ripeto sempre le parole del Vescovo Nogaro: “Nonostante i continui richiami dalla città del Vaticano io rimango nella Chiesa, perché la Chiesa è mia madre e io ci rimango perché la voglio cambiare, io la critico perché la voglio più bella!”

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