Le dimensioni non contano, rassegna di narrativa indipendente

 

Lunedì 17 marzo, ore 19. Ubik Foggia. Il potente esordio dell’autore catanese. Secondo appuntamento con l’editoria indipendente: tocca a LiberAria. “Un uomo capace di progettare, di mettere in scena, di dirigere persino la morte, superando ogni paura di esistere e di non essere degno”. Non è una metafora (non solo, perlomeno). Perché il protagonista di questo romanzo davvero mette in scena la morte, facendone una sorta di lavoro – o di reazione al lavoro. È Mia moglie e io (LiberAria), il secondo romanzo della rassegna di editoria indipendente QuINDI – Le dimensioni non contano, organizzata dalla libreria Ubik e, lunedì 17 marzo, alle ore 19, al suo secondo appuntamento nello spazio live. Protagonista, ovviamente, lo scrittore catanese Alessandro Garigliano, uno degli esordienti più interessanti di questa stagione narrativa e già segnalato al prossimo Premio Calvino grazie alla sua intensa e smaliziata opera prima. Con Salvatore D’Alessio, curatore del Gruppo QuINDI (il gruppo di lettura sempre aperto ai lettori con il quale organizzare gli incontri della rassegna), dialoga con l’autore siciliano anche la lettrice Germana Zappatore, avendo aderito al “clan” del GQ in qualità di relatrice dell’evento di lunedì 17 marzo. Prende parte all’incontro anche l’editrice di LiberAria, Giorgia Antonelli, direttrice di una delle più vivaci e giovani realtà editoriali italiane, tutta al femminile.

Mia moglie e io (LiberAria, 24 ottobre 2013; 248 pagine; 15 €). Un esordio potentissimo e atteso da molti noti scrittori della narrativa italiana contemporanea. Con il passo di una ballata, Mia moglie e io mette in scena un protagonista che fa i salti mortali affinché la mancanza di lavoro, e dunque di realizzazione personale, non lo annienti del tutto. Seguendo il ritmo di un montaggio alternato, il protagonista si inventa un mestiere e, con la moglie, mette in scena atti efferati. I due interpretano cadaveri, immaginando le loro storie, e girano cortometraggi che sperano possano dare loro, un giorno, una parossistica notorietà. A questa narrazione si unisce quella dei lavori che il protagonista svolge a tempo determinato: le esperienze da manovale, da commesso libraio e da orientatore. Lavori esercitati con sovrumano impegno e ossessiva epicità. La ballata incede con un registro umoristico: humor nero che informa e deforma. La danza si svolge tra il protagonista e la propria sconfitta, la depressione, che assume di volta in volta sembianze diverse fino a mostrare la sua vera identità ovvero quella di una donna con la quale il protagonista instaura un rapporto sensuale e perverso, di repulsione e attrazione. Il controcanto di una tale esistenziale lotta per la sopravvivenza è la dolcissima storia d’amore con la moglie del protagonista: la sua anima complementare. Speculativo lui, pragmatica lei; astrattamente furioso l’eroe, altrettanto dialogante l’amata: pur essendo precaria, insegnante di scuola media, dimostra al marito la possibilità di salvezza.

 

LA RASSEGNA. Dopo Masneri, l’altro appuntamento di marzo è fissato per il 17 con l’autore Alessandro Garigliano. Il suo romanzo si intitola Mia moglie e io, edito da LiberAria, una realtà pugliese, giovanissima e rosa, con editor provenienti dalla scuola Holden di Alessandro Baricco e che sta riscuotendo consensi e critiche positive sulla scena nazionale. Il 1° aprile è la volta di Stefano Amato, giovanissimo libraio (già traduttore di Salinger) che nel 2013 ha vinto il Macchianera Awards come miglior blogger letterario (apprendistalibraio.blogspot.com). Il suo romanzo si intitola Il 49esimo Stato, edito da Transeuropa e consente alla rassegna (e al gruppo) QuINDI di concentrare la propria attenzione sulla Sicilia, protagonista della storia oltre che terra d’origine dell’autore e della casa editrice. Infine, a chiudere la manifestazione, un libro che merita attenzione solo per il suo titolo: Inutile tentare di imprigionare i sogni. L’appuntamento è con Cristiano Cavina, il prossimo 4 aprile, autore della scuderia Marcos y Marcos, storica casa editrice milanese (la stessa del best-seller di Fulvio Ervas, Se ti abbraccio non aver paura). L’incontro con Cavina sarà la festa di compleanno del Presidio del Libro di Foggia, che spegne la sua prima candelina: un’istituzione che in pochi mesi porta a casa già tanti obiettivi, primo tra tutti avvicinare i ragazzi, e soprattutto gli studenti delle scuole medie e superiori di questa città, ai libri.

 

Alessandro Garigliano. Nato nel 1975 a Catania, dove vive. Ha lavorato in ambito editoriale. Collabora con minima&moralia. Ha creato e cura il diario culturale liotroblog.com. Mia moglie e io è il suo primo libro, segnalato alla XXV edizione del Premio Calvino.

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