1° Maggio – Festa dei lavoratori

Oggi, 1º maggio,  viene celebrata in molti Paesi del mondo  la Festa del lavoro o Festa dei lavoratori  per ricordare l’impegno del movimento sindacale e i traguardi raggiunti dai lavoratori in campo economico e sociale.

Le ragioni che portarono a dedicare una festa per celebrare il lavoro risalgono alla seconda metà dell’Ottocento e alle battaglie operaie volte alla conquista del diritto ad avere un orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore. Una manifestazione a New York il 5 settembre del 1882 sarebbe la prima giornata dei lavoratori. La organizzarono i Knights of Labor che due anni dopo stabilirono che la manifestazione avvenisse ogni anno.  Le lotte sindacali per sostenere la dignità dell’operaio tuttavia si resero ancora necessarie e molti altri lavoratori persero la vita durante uno sciopero. Basti ricordare i cannoni del generale Bava Beccaris puntati sulla folla e fatti sparare nel corso di una manifestazione nell’anno 1899.

Finalmente, dopo i primi tentativi in Canada, anche in Europa la festività del primo maggio fu ufficializzata dai delegati socialisti della Seconda Internazionale riuniti a Parigi nel 1889 e ratificata in Italia due anni dopo. Nel corso della storia italiana soltanto il regime fascista osò revocarla. Era il 1923. La Festa del Lavoro del Primo maggio venne soppressa e sostituita dal cosiddetto “Natale di Roma”, che si sarebbe festeggiato il 21 aprile. Tuttavia, alla fine del secondo conflitto mondiale, nel 1945, essa fu ristabilita. Ma i lavoratori continuarono a morire e la strage del 1947 ,considerata la prima strage dell’Italia repubblicana, avvenne proprio il 1 maggio: la banda di Salvatore Giuliano sparò su un corteo di lavoratori, ci furono 11 morti.

Da quel momento in poi, 1° maggio è diventata una data da ricordare, una data che tutti i lavoratori festeggiano, considerandolo un giorno di riposo ma anche un giorno di festa, basato sui principi di volontà, rispetto, dovere e responsabilità.

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