GIFFONI EXPERIENCE 2014, dove la tua diversità diventa il tuo punto di forza!

image_pdfimage_print

Quante volte siamo stati costretti a scegliere chi essere, le varie situazioni ci mettono continuamente alla prova e in base alle scelte che facciamo diventiamo quello che siamo. Quanto è più semplice seguire ciò che fanno gli altri e quanto è più difficile compiere azioni pubbliche seguendo la nostra testa? Capelli alti. Jeans bassi e stretti. Disco. Cellulare ultimo grido. Omologazione a non finire. La nostra società ormai confeziona e distribuisce “surrogati” umani scolpiti e perfetti che sembrano veramente lontani dagli adolescenti pieni di brufoli e di ormoni del film “L’attimo fuggente”. “Io vivo per dominare la vita non per esserne schiavo!” insegnava John Keating (Robin Williams) ai suoi giovani ragazzi. La vita è un dono e dissipare un dono è un peccato, il tempo che è alla base della nostra vita è troppo prezioso per cercare di assomigliare a qualcuno. L’unico modo per cercare di sfuggire all’ ”industria dei modelli perfetti” è provare ad essere diversi. Non esiste un manuale che ci insegna ad essere diversi, l’unico modo per iniziare ad esserlo è capire cosa ci appassiona e smuovere così il nostro animo dal sonno di una vita noiosa. Il luogo dove ti sentirai più a tuo agio è il luogo dove le tue passioni avranno modo di esercitarsi. Ultimamente ho avuto modo di conoscere la diversità, ma la cosa più curiosa è che ho avuto modo di farlo attraverso il cinema che è sicuramente il luogo ideale dove si possono raccontare storie diverse. Questa esperienza non l’avrei potuta fare in nessun luogo del mondo se non al Giffoni Film Festival. Per chi non lo sapesse il Giffoni Film Festival è un evento nato da un giovane ragazzo campano ben 44 anni fa, che ha seguito e concretizzato la sua idea astratta e ,perchè no, un po’ pazza. “Non è mai esistito ingegno senza un poco di pazzia” diceva il buon saggio Seneca. Claudio Gubitosi, quel giovane ragazzo, è stato diverso e continua a donare esperienze a ragazzi di tutto il mondo regalando i frutti di un’idea che trabocca di originalità. L’obiettivo? Educare i ragazzi alla vita attraverso il cinema! E se non vi ho ancora convinti a saperne di più riguardo al Festival vi parlerò della mia esperienza diretta come giurato, iniziando col dire che il tema di quest’anno è stato “Be different”.Il Giffoni Film Festival è principalmente cinema. I film stranieri che vengono proiettati durante i 10 giorni del Festival sono guardati e analizzati dai giurati che si differenziano in base all’età.Ogni film diventa per ogni giurato il motivo per alzare la mano ed esporre liberamente la propria opinione riguardo ai temi affrontati in quel determinato film, che spaziano dall’adolescenza al rapporto genitori-figli, dall’amicizia a qualsiasi tipo di violenza passando anche ad analizzare le speranze, i sogni e le paure dei protagonisti. Ogni fascia d’età rappresenta una “Generator”, questo termine riconosce l’energia e la giusta dose di pazzia che delinea il carattere di una persona di giovane età, in poche parole il Giffoni Film Festival risconosce i suoi giurati come “Generatori” di energia nuova, sogni e idee. In un paese di giovani sempre più disoccupati e dove l’istruzione dei ragazzi viene dimezzata da continui tagli, il Giffoni non solo riconosce e rispetta la nostra età, ma ci considera il motore di tutto un sistema che può cambiare e ci regala un’esperienza che ci dia gli strumenti per farlo. Le Generator abbracciano fasce di età dai 3 anni a oltre 18 anni, per poi concludere con dei gruppi di lavoro più impegnativi, ma non meno divertenti, chiamati Masterclass. Per creare un’esperienza non può mancare il confronto con grandi attori e attrici del panorama italiano ed hollywoodiano. Quest’anno a sfilare sul “blue carpet” ci sono stati grandi nomi, a partire da Richard Gere che si è preso il tempo dovuto per salutare le sue fan non più tanto giovani, ma nonostante questo ha riconosciuto questo Festival come un’opportunità che è stata offerta a tanti ragazzi per maturare e ,nello stesso tempo, ci ha consigliato di non farla morire qui, ma di trasmettere il messaggio del Festival alle nostre comunità in modo che l’energia assorbita durante questa meravigliosa esperienza anche se nata da Giffoni Valle Piana possa espandersi e contagiare tutto il mondo riuscendo a cambiare la nostra vita e quella degli altri. A portare umiltà e semplicità al Festival ci ha pensato Alan Rickman,il professor Piton della saga di “Harry Potter”, la cui genuinità è veramente impressionante per un attore che ha lavorato al fianco di grandi come Johnny Depp e Tim Burton, una persona che ci ha consigliato di non prendere decisioni a lungo termine e di credere nella forza dei libri ancora capaci di ricreare mondi e personaggi veritieri, forse in questo mondo i libri sono l’unica testimonianza che gli umani sono in grado di fare magie. Alan ci ha insegnato anche che nel nostro percorso di vita non è mai troppo tardi per cambiare idea, ma la cosa importante è fare tutto con amore.”Io sono 66 Kg di pelle chiara e ossa fragili, il sarcasmo è la mia unica difesa” questa è la frase che riassume perfettamente la personalità del giovane Dylan O’Brien, attore della serie tv “Teen Wolf” e del film “The Maze Runner”, che tra giovani teenager impazziti è riuscito a mantenere un certo controllo anche se ci ha confessato che era molto emozionato e ci ha ricordato che le “star” sono esseri umani proprio come noi, ricordandoci che l’ “Olimpo Hollywoodiano” non è poi così alto e irraggiungibile; nonostante tutto ha ribadito più volte di voler bene ai ragazzi del Giffoni che ancora una volta hanno potuto assaporare la sua simpatia. Molto interessante e sorprendente l’incontro con l’attore hollywoodiano Matt Bomer, recentemente visto in “The Normal Heart” e protagonista della serie tv “White Collar”, che con i suoi occhi color ghiaccio ha incantato tutti. Nonostante questo ci ha confessato che un’attrice candidata agli Oscar gli ha ricordato che “la vanità non è mai cosa buona per un attore” e con questa frase ci ha sorpresi, poichè credevamo di avere davanti un “sex symbol” vanitoso, ma a quanto pare ha avuto successo per la sua umiltà e non solo per bellezza, inoltre, ci ha ricordato ancora una volta di essere diversi. Lea Michele ha portato con se’ quella stessa energia che trasmette quando canta e danza, che le ha permesso di riscuotere successo nei teatri di Broadway e nella famosa serie per ragazzi “Glee”. Lea ha considerato questa sua esperienza al Giffoni come la migliore nella sua vita e ci ha insegnato con parole dolci a prendere tutto con serietà e impegno, ma soprattutto a credere in ciò che facciamo. I talent internazionali ci hanno cambiati e migliorati, ciò che si riesce a comprendere stando tutti i giorni a contatto con ognuno di loro è che bisogna riuscire ad amare una qualsiasi persona per quello che è e non per come appare. Alla nostra formazione durante il Festival hanno contribuito anche talent nazionali, come è possibile dimenticare l’energia positiva di Giulia Michelini, la solarità di Claudia Gerini, il calore e l’amore che ci hanno trasmesso i Negramaro, la freschezza del cast dei “Braccialetti Rossi” accompagnati dallo scrittore Albert Espinoza che ha narrato la sua meravigliosa storia di sofferenza e di amicizia e ci ha mostrato come si può riuscire a trovare il coraggio anche nelle situazioni più difficili, il consiglio del maestro Ferzan Ozpetek di rimanere sulle nostre posizioni e di uscire dal gregge e,infine, la riflessione sulla mafia offertaci dal simpatico Pif che ci ha consigliato di identificare e trovare i nostri eroi prima che sia la mafia ad indicarceli e a metterli a tacere. E tanti altri ospiti che hanno solo dato i colori per ampliare e rendere speciale il Festival più giovane del mondo. Quando sei a Giffoni, sei a casa e quando sei nella tua casa, ti manca Giffoni. Di conseguenza essere diversi significa pensare con la propria testa, cercare e dare sfogo alle proprie passioni, credere in se’ stessi e negli altri, ascoltare la propria coscienza…questo Festival ci ha condotto per mano al significato di “Be different”, non tralasciando nessun passaggio siamo arrivati alla conclusione che “Be Different” significa “Be Yourself”. I colori, i profumi, la solarità e il messaggio di questo Festival rendono il mondo intorno a te uno spettacolo di cui tu ne fai totalmente parte ed è a quel punto che ti ritornano in mente le parole del prof. John Keating che con voce lenta e dinamica pronunciava questa frase tratta da una poesia di Walt Whitman “Che il potente spettacolo continua e che tu puoi contribuire con un verso”… il Giffoni Film Festival non ti regala nessun verso con cui contribuire, ma almeno ti dona e pone tra le tue mani la penna per poter scrivere un verso totalmente nuovo e originale che nasce direttamente da te e che solo tu grazie alla tua unicità puoi comporre.

Post recenti

Leave a Comment