Vanno sempre più riscuotendo successo in campo cinematografico i film d’azione, i quali riescono a trasmettere pathos e adrenalina soprattutto nei loro punti clou, i quali molto spesso sono rappresentanti da sparatorie e inseguimenti. Ultimamente c’è un vero e proprio boom di film e fiction d’azione completamente o in parte girate in Italia, eppure, il ministro degli Interni, Angelino Alfano, ha vietato, a partire dal 5 novembre, l’uso di armi sceniche e di conseguenza la presenza di scene di violenza nei film. Scelta alquanto discussa e autolesionista, visto che oltre a comportare perdite economico-produttive, si danneggiano film e serie TV che hanno fatto parlare dell’Italia nel mondo come Gomorra, oltre che film esteri che avevano in programma scene girate nella nostra penisola, come il nuovo James Bond di Daniel Craig. Caro ministro Alfano, non è togliendo le armi dalla TV e dal cinema che si combatte la violenza!