Il 27 gennaio è il Giorno della Memoria, nel quale si commemorano le vittime dell’Olocausto. In ricordo di questo, nella nostra scuola verrà l’autrice del libro “Le lunghe notti di Anna Alrutz” Ilva Fabiani per presentarlo agli studenti e discutere con loro di questa terribile pagina della nostra storia. Per conoscere meglio la storia di Anna Alrutz, protagonista del libro, ho intervistato un ragazzo del nostro istituto, Michele Ferrazzano.
Di che cosa parla il libro?
Parla di una giovane tedesca che racconta, da morta, tutta la sua vita. Grazie agli studi di ginecologia diventa una brava Braune schwestern, il nuovo corpo infermieristico creato da Hitler. Lavorando affianco al suo professore, sterilizza 767 donne portatrici di malattie genetiche per la purificazione della razza ariana. Attraverso Thierry, il suo fidanzato, capisce che tale pratica è sbagliata e organizza un piano di fuga per le donne. Nella notte della fuga Thierry viene ucciso e Anna per la disperazione si suicida.
Cosa ti ha colpito di più leggendolo?
Mi è piaciuto il modo in cui l’autrice ha descritto il cambiamento comportamentale della protagonista che da adolescente affettuosa, cambia persuasa dai principi che Hitler trasmetteva alla popolazione germanica.
Lo consiglieresti a chiunque di leggerlo?
No, lo consiglierei a coloro che hanno una visione completa della seconda guerra mondiale e a tutte quelle persone che non hanno pregiudizi sui comportamenti dei tedeschi.
Ringrazio Michele per la disponibilità e auguro una buona lettura a quanti vorranno affascinarsi a questa storia.