E’ il 7 Gennaio 2015 quando il mondo cade sotto choc per l’assalto alla sede del settimanale satirico francese “Charlie Hebdo”. Sono milioni le persone, tra cui premier delle nazioni europee e altri leader politici, che esprimono solidarietà alle vittime degli attentati e ai loro famigliari e di certo non poteva mancare Papa Francesco. Il Papa ha offerto la Messa per le vittime ed ha pregato anche per i feriti e per la conversione dei violenti ed ha espresso ferma condanna per l’orribile attentato che ha seminato morte, gettato nella costernazione l’intera società francese, turbato profondamente tutte le persone amanti della pace, ben oltre i confini della Francia. Inoltre Papa Francesco ha esortato tutti ad opporsi con ogni mezzo al diffondersi dell’odio e di ogni forma di violenza, fisica e morale, che distrugge la vita umana, viola la dignità delle persone, sostenendo che la violenza omicida è abominevole, non è mai giustificabile, la vita e la dignità di tutti vanno garantite e tutelate con decisione, ogni istigazione all’odio va rifiutata, il rispetto dell’altro va coltivato. Papa Bergoglio difende la libertà di espressione ma afferma anche che ognuno ha il diritto di praticare la propria religione, senza offendere, liberamente, e così vogliamo fare tutti e non si può offendere o fare la guerra, uccidere in nome della propria religione, cioè in nome di Dio.
E soggiunge: “Ognuno ha non solo la libertà o il diritto ma anche l’obbligo di dire quello che pensa se ritiene che aiuti il bene comune, un deputato, un senatore, se non dice qual è la buona strada non fa bene. Bisogna avere questa libertà, ma senza offendere, perché è vero che non si può reagire violentemente ma non si può provocare, insultare, ridicolizzare, la fede degli altri”.