Oggi c’è stata la seconda giornata dello sciopero indetto dalla Cobas scuola, alla quale hanno aderito anche Autoconvocati Roma, USI e Unicobas. Lo sciopero di oggi è coinciso di proposito con le prove Invalsi delle classi seconde degli istituti superiori di tutta Italia.
Molti alunni non sono entrati volutamente, hanno fatto manifestazioni di protesta o, entrando a scuola, hanno consegnato le prove in bianco, i professori potranno rifiutarsi di correggere le prove, però, con una trattenuta dallo stipendio che, a quanto annunciato, potrebbe essere di 17,50 euro a ora per un massimo di 4 ore.
Le prove sono state boicottate poiché vengono ritenute solamente ‘uno spreco di soldi e di tempo’, riportando le parole di alcuni professori intervistati su questo argomento. Gli stessi ragazzi sostengono che la preparazione degli alunni non può essere valutata attraverso delle crocette, e inoltre sorgono anche dubbi sul metodo di valutazione delle prove.
Alcuni sostengono invece che le prove Invalsi hanno un senso, ma dovrebbero essere rivisti i programmi, i quali sarebbero troppo vasti per essere completati in un anno, compromettendo perciò i risultati delle prove.