Matteo Rivino e il suo “Corre il tempo”. Monte Sant’Angelo al centro della Storia

Un romanzo storico ambientato nel paese dell’Arcangelo, in pieno Ottocento. Venerdì 30 ottobre, ore 19, spazio live della libreria Ubik di Foggia. L’autore presenta il suo libro. Conduce il direttore dell’Attacco, Piero Paciello

Due giovani, Luigino e Michele, e le loro rispettive famiglie, Peddanera e Ambrosio. Un’aristocrazia terriera che prova a resistere ai cambiamenti della Storia e una popolare che li cavalca, in una cittadina del Regno delle Due Sicilie, Monte Sant’Angelo, colta in un’inedita chiave ottocentesca. È Corre il tempo (Schena Editore), il romanzo storico ambientato nel paese dell’Arcangelo scritto dal montanaro Matteo Rivino, autore nativo del Gargano ma da molti anni di stanza a Milano per ragioni professionali. Venerdì 30 ottobre, alle ore 19, nello spazio live della libreria Ubik di Foggia, lo scrittore presenta il suo libro, conversando con il direttore dell’Attacco, Piero Paciello. Il romanzo storico di Matteo Rivino segue le vicende delle due famiglie e della cittadina garganica in un momento epocale della storia d’Italia.

 

Corre il tempo (Schena Edizioni). L’ora dell’assalto, di certo non casuale, permise di anticipare il viavai di pellegrini in visita alla grotta di San Michele, che proprio in quei giorni registrava la massima affluenza: si era infatti vicini all’otto maggio, festa dell’Apparizione dell’Arcangelo. “Corre il tempo” narra le vicende di due famiglie, Peddanera e Ambrosio, e della comunità di Monte Sant’Angelo, Regno delle Due Sicilie, dal secondo decennio dell’ottocento fino ai giorni dell’Unità d’Italia e del brigantaggio postunitario, in un contesto storico riproposto con rigore. Il racconto prende le mosse da una sanguinosa spedizione di briganti, avutasi nel 1814, allorché si stava per concludere il decennio di dominio francese sul Regno di Napoli, e accompagna i protagonisti nel lungo cammino del Risorgimento, vissuto dall’angolo di un piccolo centro del Gargano, in quella che era chiamata Provincia di Capitanata. I fatti personali e familiari s’intrecciano con quelli collettivi, all’ombra della basilica di San Michele, al cui culto Monte Sant’Angelo deve la propria esistenza.

 

Matteo Rivino. Nato a Monte Sant’Angelo, vive dal 1961 a Milano, dove ha trascorso l’intera vita lavorativa come dirigente di aziende industriali. Attaccatissimo al suo paese d’origine nel 2006 pubblica in proprio il libro autobiografico I virtuosi della trottola: uno spaccato della vita quotidiana di Monte Sant’Angelo, visto soprattutto con gli occhi nostalgici della prima gioventù. Nel 2007, in collaborazione con Francesco Corbellini, ex presidente dell’ENEL scrive per la Sestante Edizioni di Bergamo un volume dedicato alla vita della società GIE, di cui è stato dirigente per 25 anni. Nel 2010, sempre per la Sestante Edizioni di Bergamo Rivino pubblica La vita da prete di don Francesco ( don “Ciccio” Ciuffreda ), parroco della Chiesetta e del rione Fossi di Monte Sant’Angelo. Ancora nel 2010, per Seneca Edizioni di Torino, pubblica il romanzo Ai confini del Reame.

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