#Foggiadialoga: il piacere di capire

Una rassegna firmata Fondazione Banca del Monte, Apulia Felix e libreria Ubik. Giuliano Volpe apre il ciclo di incontri. Si comincia lunedì 23 novembre, ore 18, alla Fondazione Banca del Monte. “Patrimonio al futuro”: un manifesto per i beni culturali e il paesaggio

Conversazioni a libro aperto: ecco uno dei due sottotitoli che accompagneranno nel corso dell’anno la rassegna organizzata da Fondazione Banca del Monte-Siniscalco Ceci, Fondazione Apulia Felix e libreria Ubik. È #Foggiadialoga, ciclo di incontri incentrato sul “piacere di capire” e mirato a portare nel capoluogo dauno alcune delle personalità più importanti del mondo della saggistica italiana. Si comincia lunedì 23 novembre, alle ore 18, nella sede della Fondazione Banca del Monte con l’anteprima regionale del nuovo libro di Giuliano Volpe, archeologo, presidente di Apulia Felix e, dal 2014, presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici del Ministero dei Beni Culturali. Patrimonio al futuro, edito dalla prestigiosa Mondadori Electa, inaugura dunque questo nuovo sodalizio culturale che coinvolge tre realtà da anni attive in Capitanata nella diffusione della cultura. A conversare con l’autore, il presidente della Fondazione Banca del Monte-Siniscalco Ceci, Saverio Russo.

 

Patrimonio al futuro, un manifesto per i beni culturali e il paesaggio (Mondadori Electa, settembre 2015; 180 pagine). La tutela, la gestione e la valorizzazione dei beni culturali: tre vertici di uno stesso triangolo dal quale dipende il futuro del patrimonio, oltre che la crescita sociale e culturale del nostro Paese. È lo sfondo dal quale si muove Giuliano Volpe, sostenuto dal ministro dei Beni e delle Attività culturali e del turismo, Dario Franceschini che, nella prefazione all’opera, scrive: “è necessario superare contrapposizioni dogmatiche che sono figlie di una visione ideologica e poco hanno a che vedere con la complessità della realtà: conservazione contro valorizzazione, cultura contro turismo, pubblico contro privato”. Giuliano Volpe, con questo ‘manifesto’, offre idee e proposte innovative a tutto campo: dall’affermazione di una concezione olistica del patrimonio culturale e del paesaggio alla formazione dei giovani professionisti, dalla comunicazione alla gestione. L’autore propone pertanto una ‘alleanza degli innovatori’, dovunque essi siano, prescindendo dalle appartenenze e dalle afferenze. C’è certamente un urgente bisogno di risorse adeguate e di immettere nuovo personale qualificato. Ma serve soprattutto una grande volontà di cambiamento: l’Italia non può più continuare a cullarsi sugli allori del passato, confondendo conservazione con conservatorismo. Deve, al contrario, saper innovare una gloriosa tradizione e affrontare le sfide del nuovo millennio. Solo così potrà affermare un suo nuovo ruolo nel contesto europeo e mondiale. Un obiettivo irraggiungibile senza un patto tra patrimonio culturale e cittadini. Il volume comprende in appendice le relazioni originali delle commissioni ministeriali e dei consigli più recenti e importanti presieduti dall’autore.

 

Giuliano Volpe. Professore di archeologia all’Università di Foggia, di cui è stato rettore tra il 2008 e il 2013. Dirige da anni importanti scavi e ricognizioni archeologiche in Italia e all’estero. Coordina la Carta dei Beni Culturali della Regione Puglia. È presidente della Società degli Archeologi Medievisti Italiani e della Fondazione Apulia felix onlus. Dirige la rivista L’archeologo subacqueo e le collane Insulae Diomedeae e Bibliotheca Archaeologica per Edipuglia. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui le monografie La Daunia nell’età della romanizzazione (1990), Contadini pastori e mercanti nell’Apulia tardoantica (1996), Le vie maestre (2013). È Presidente del Consiglio Superiore ‘Beni culturali e paesaggistici’ del MiBACT.

 

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