La vita? È uno schiaffo su un’isola

Uno dei romanzi più toccanti del 2015, lanciato da Feltrinelli. A Lampedusa, storia d’amore e di migranti. Giovedì 26 novembre, ore 19, spazio live della libreria Ubik di Foggia. L’autore Enzo Gianmaria Napolillo presenta “Le tartarughe tornano sempre”

“L’isola è di chi rimane e di chi arriva. Non di chi se ne va. Non di chi dimentica”. A Lampedusa, una storia d’amore diventa storia di vita. Di scoperta, rivelazione e, anche, dolore. È l’estate in cui tutto cambia quella raccontata da Enzo Gianmaria Napolillo, scrittore nuovo, lanciato da Feltrinelli e già apprezzatissimo da pubblico e critica: “al suo esordio, già in grado di leggere l’animo umano”, com’è stato scritto. Giovedì 26 novembre, alle ore 19, l’autore presenta nello spazio live della libreria Ubik di Foggia il suo toccante romanzo dal titolo Le tartarughe tornano sempre (Feltrinelli, 2015). Nel pomeriggio inoltre (ore 15.30), a conferma dell’alto valore umano contenuto nel libro, lo scrittore incontra i detenuti della casa circondariale di Foggia, in quanto protagonista del progetto Innocenti Evasioni organizzata dal Ce.Se.Vo.Ca. in collaborazione con la libreria Ubik.

 

Le tartarughe tornano sempre (Feltrinelli, 2015; 224 pagine). Salvatore è nato quando in pochi conoscevano il nome della sua isola: un luogo di frontiera posto alla fine del mondo, con il mare blu e la terra arsa dal sole. È cresciuto sulle barche, vicino alle cassette di alici, con lo sguardo nell’azzurro, sopra e intorno a lui. Forse è lì che tutto è cominciato, tra ghirigori nell’acqua e soffi nel vento. Di sicuro è lì che ha conosciuto Giulia, anche se lei vive a Milano con i genitori emigrati per inseguire lavoro e successo. Da sempre Giulia e Salvatore aspettano l’estate per rivedersi: mani che si intrecciano e non vogliono lasciarsi, sussurri e promesse. Poi, d’inverno, tante lettere in una busta rosa per non sentirsi soli. Finché, una mattina, nell’estate in cui tutto cambierà, Giulia e Salvatore scoprono il corpo di un ragazzino che rotola sul bagnasciuga come una marionetta e tanti altri cadaveri nell’acqua, affogati per scappare dalla fame, dalla violenza, dalla guerra. Gli sbarchi dei migranti cominciano e non smettono più. L’isola muta volto, i turisti se ne vanno, gli abitanti aiutano come possono. Quando Giulia torna a Milano, il filo che la lega a Salvatore si allenta. La vita non è più solo attesa dell’estate e amore sincero, corse in spiaggia e lanterne di carta lanciate nel vento in una notte stellata. La vita è anche uno schiaffo, un risveglio, la presa di coscienza che al mondo esistono dolore e differenze. Una scoperta che travolge i due ragazzi e che darà valore a tutte le loro scelte, alla loro distanza e alla loro vicinanza.

 

Enzo Gianmaria Napolillo è nato nel 1977. Vive tra Como e Milano, ma sogna di stare su un’isola del Mediterraneo. Ha esordito nel 2009 con Remo contro (Pendragon), che ha avuto ottime recensioni e tre ristampe in pochissimi mesi. Le tartarughe tornano sempre (Feltrinelli, 2015) è il suo secondo romanzo.

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