Marracash è tornato con un album molto bello. Perché vale la pena ascoltare “Noi, loro, gli altri”
Dopo il successo dell’album “Persona” (cinque volte disco di platino) Marracash torna con la produzione dell’album “Noi,loro,gli altri”. Prodotto dall’ottimo Marz accompagnato da Zef. I duetti dichiarati sono tre: “Nemesi” con Blanco, “∞ Love” con Guè e “Laurea ad honorem” con Calcutta. Ma ci sono tante altre collaborazioni “nascoste”: Elodie e Mahmood in “Crazy Love”, Salmo in “Cosplayer”, Joan Thiele in “Noi” e “Cosplayer”, Fabri Fibra in “Noi, Loro, Gli altri”. “L’idea del disco è stata quella di uscire da me stesso e di allargare la visuale e di parlare degli altri, delle persone a me vicine, delle persone che non mi piacciono e del resto della società. – ha spiegato il rapper a Esse Magazine -. Qui sono anche un protagonista occulto perché volevo far vedere le mie relazioni con gli altri. Non è un caso che io abbia fatto tre copertine diverse: in ‘Noi’ c’è la mia famiglia e le persone che mi sono state vicine durante il lungo percorso in questo album. In ‘Loro’ un momento particolare con tutti i dirigenti Universal dal mio commercialista al mio avvocato. ‘Gli altri’ è la massa di persone in cui sono immerso, come a dire che il concetto di noi loro e gli altri è una divisione arbitraria. Il senso più grande è che oggi siamo tutti molto divisi in una specie di lotta a squadre tra no vax e vax. Molto discusso sui social in questo momento è
il singolo “Crazy Love” che vede al centro Marra e l’ex fidanzata Elodie in cui si racconta l’inizio della storia, ma anche l’epilogo. Nel video c’è una chiara citazione dell’opera di Marina Abramovich e del suo partner, il fotografo Ulay, “Rest Energy”, dove Elodie punta la freccia sul cuore di Marra. I due si uccidono alla fine del video. È la fine di un rapporto nato sul set, chiudendo il cerchio con “Crazy in love” dopo averlo aperto sul set di “Margarita”. L’adolescenza è presente nel duetto con l’amico Guè Pequeno “∞ Love” in cui sono presenti i luoghi in cui sono cresciuti come “Via de Pretis” o “Tre Castelli”. Ma è nel brano “Dubbi” che Marra si stacca dagli altri per una riflessione lucida e impietosa: “Non temo la morte, ma ho paura di non vivere .Ho quarant’anni e mai visto un legame che rimanga, un amore materno, viscoso, non mi serve, non lo voglio per me è solo un modo per nascondersi dal mondo. Allora il Re del rap è tornato e non fa sconti a nessuno.