“Notte prima degli esami”, la celebre canzone di Venditti è diventata la colonna sonora delle ore infinite che precedono la prima prova scritta della Maturità. Ma perché la notte prima e non quella che viene appena dopo? Perché affidare tutto a un’attesa di qualcosa che verrà, obliterando totalmente la bellezza dell’agito, del finito e concluso? Fra le tracce proposte questa mattina spiccava un brano tratto da un articolo di Belpoliti: “Elogio dell’attesa”. Per altro è stato uno dei temi più trattati da studenti e studentesse di molte scuole. Nell’era dei…
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