O di come imbattersi in strane e inaspettate metafore, vagando in fitti boschi di metasemantici versi dell’anima «Non vediamo mai al di là delle nostre certezze e, cosa ancora più grave, abbiamo rinunciato all’incontro, non facciamo che incontrare noi stessi in questi specchi perenni senza nemmeno riconoscerci. Se ci accorgessimo, se prendessimo coscienza del fatto che nell’altro guardiamo solo noi stessi, che siamo soli nel deserto, potremmo impazzire.» Muriel Barbery, L’eleganza del riccio Perché comunichiamo? Ma soprattutto cosa e con chi decidiamo di comunicare? È così che ho deciso, qualche giorno fa, di…
Continua a leggere