Emanuele, 12 anni, sordo dalla nascita, disabile certificato, sulla testa una cicatrice di 70 punti e un impianto cocleare, stava tornando a casa da scuola in circolare. Il controllore gli si avvicina chiedendogli il biglietto ma, Emanuele, rimane lì immobile. Ha l’abbonamento annuale a costo ridotto per disabili, ma lui non sa dirlo. Così riceve una multa che presenta subito i suoi genitori. Il padre, comprendendo quanto accaduto, si reca all’azienda del trasporto pubblico (Ataf) spiegando le condizioni del figlio e presentando il suo abbonamento. L’Ataf si scusa per il brutto episodio e subito corre ai ripari stabilendo che i disabili non dovranno più mostrare il biglietto ma solo le loro generalità, visto che l’azienda può verificare all’interno dei propri archivi se un abbonamento esiste o meno. Inoltre, per far fronte alle conseguenze dell’episodio sul ragazzino, si è deciso che Emanuele insieme alla sua classe andrà a visitare la sede di Ataf in modo da far riacquistare la fiducia persa da quanto accaduto.
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