L’antica rocca di Cagliostro che ospitò San Francesco e Dante candidata alla protezione dell’Unesco!

Il primo boato viene sentito giovedì mattina. Nel pomeriggio il sindaco di San Leo scende dalla rocca che è intatta e solo venti minuti dopo una nuvola di polvere avvolge la valle e circa 450 metri cubi di  calcare collassano su se stessi. Il ribaltamento dura tra i 15 e i 20 secondi. Il giorno seguente continuano i crolli, ma per fortuna viene danneggiato solo un acquedotto rurale.

La montagna è squarciata, le piogge hanno indebolito la Fortezza e il sindaco è preoccupato ed essendo geologo la definisce “un’isola di roccia”, meraviglia della natura forgiata dall’uomo, uno spettacolare picco di calcare con un castello, il Duomo romanico lombardo.

Gli alloggi sono stati sgomberati e per precauzione le scuole saranno trasferite nel Palazzo Mediceo, in piazza Dante, piazza che prende il nome dal poeta che visse in questi luoghi e gli rese omaggio bel IV canto del Purgatorio. Sempre in questo luogo, nel  1213, San Francesco d’Assisi ricevette il dono del Monte della Verna dal Conte Orlano di Chiusi.

Il Conte di Cagliostro passò gli ultimi anni della sua vita a San Leo senza poter ammirare il panorama. Condannato dalla Chiesa al carcere a vita per eresia fu rinchiuso a Fortezza, come lui ci furono tanti altri prigionieri tra cui Felice Orsini.

San Leo sorge sul picco del monte di macigno, di forma triangolare destinato a rinchiudere i condannati ed i rei di delitti politici. È un patrimonio culturale, è stato candidato a sito protetto dall’Unesco ed è un gioiello noto in tutto il mondo.

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