“IL PARADISO ESISTE E IO L’HO VISTO”

Di Deborah Ameri…………………….IL DOTTOR EBEN ALEXANDER E’ FINITO IN COMA PER COLPA DI UNA MENINGITE. AL RISVEGLIO, L’INCREDIBILE RIVELAZIONE: MENTRE GIACEVA INCOSCIENTE, HA COMPIUTO UN VIAGGIO NELL’ALDILA’. GIURA: “E’ TUTTO VERO”. TRA MILLE POLEMICHE

“Ero in un posto con tante nuvole, bianche e rosa, in mezzo a un cielo blu intenso. Molto più in alto esseri alati e luccicanti che lasciavano scie luminescenti emettevano una melodia meravigliosa, un canto di pura gioia. Erano uccelli, angeli? Non lo so. Ma erano diversi da qualsiasi altra creatura avessi mai visto”.

Per gli scettici questa è una scoperta che cambia la vita. Il paradiso esiste, lo dice Newsweek in prima pagina. Il prestigioso magazine americano tratta la notizia come uno scoop perché per la prima volta il racconto di un universo post morte, un ambiente vivo e vibrante, pieno di pace e amore, arriva da uno scienziato. Nientemeno che un neurochirurgo, che sa distinguere tra illusione e realtà. L’americano Eben Alexander, 58 anni, è medico da 25 e insegna alla Medical School dell’università di Harvard. Era cattolico ma non praticante, non ha mai creduto alla vita dopo la morte eppure è toccato a lui essere testimone. Nel 2008 ha contratto una rara forma di meningite, è scivolato subito in coma e all’ospedale di Lynchburg, in Virginia, Stati Uniti, i medici gli avevano dato poche chance di salvarsi. L’attività della corteccia celebrale era azzerata. Eppure, quella che Alexander chiama la sua coscienza, era vigile e ha intrapreso uno straordinario viaggio in paradiso. “La melodia che sentivo arrivava dalle creature ed era la loro gioia, che non potevano più contenere. Il suono era palpabile, quasi fisico. Come una pioggia che senti sulla pelle ma non bagna”, scrive il medico nell’articolo per Newsweek, tratto dal suo libro Proof of Heaven (“la prova del paradiso”), che esce il 23 ottobre negli Stati Uniti.

IN UN’ALTRA DIMENSIONE

Come lo scienziato aveva sempre rifiutato la nozione di un Eden dopo la morte. Eppure ora è convinto di esserci stato e lo definisce “un’altra dimensione”.                                                          “Vista e udito erano un tutt’uno. Potevo ascoltare la bellezza delle creature e vedere la perfezione del loro canto”, prosegue nel racconto. “Per la maggior parte del viaggio con me c’era una donna. Era giovane, aveva zigomi alti, occhi blu, boccoli dorati. Era vestita di azzurro, arancione e viola. Stavamo entrambi viaggiando su una superficie intricata e colorata che poi si è rivelata l’ala di una farfalla. E milioni di farfalle erano intorno a noi, fluttuavano come un fiume di colore e di vita. La ragazza mi osservava con sguardo intenso, non di amore romantico, non di amicizia. Era qualcosa di più, che nessuna parola può descrivere”.                                                                                                   Il medico ricorda che la donna gli parlava, ma senza usare parole. “Mi diceva: <<Sei amato e adorato e lo sarai per sempre, non c’è nulla di cui aver paura, non puoi fare nulla di sbagliato. Ti mostreremo molte cose qui, ma alla fine tornerai indietro>>. Io avevo tante domande e le risposte arrivavano all’istante tramite un vento caldo, una brezza divina. Einstein e Gesù avevano entrambi ragione. L’universo non è solo ed è definito dall’amore”, è convinto Alexander, che oggi sta bene e vive con la moglie e i due figli in Virginia. “Infine, sono arrivato in un grande vuoto, un grembo materno gigante, completamente buio ma vibrante di luce. Mi seguiva una sfera brillante, che era l’interprete tra me e la vasta presenza che mi circondava. Il messaggio dal mio viaggio è questo: siamo amati e accettati incondizionatamente da un Dio che è persino più grande di quello che abbiamo imparato a conoscere al catechismo”.

LA CHIESA SOSTIENE IL DOTTORE

I racconti dell’aldilà di persone scampate alla morte erano finora spiegati dalla scienza con il malfunzionamento della corteccia celebrale. Ma Alexander può provare (perché è stato sotto costante controllo medico durante il coma) che la sua corteccia era del tutto inattiva. E pertanto non avrebbe potuto essere cosciente, immaginare, produrre pensieri e visioni. La sua testimonianza ha scosso il mondo scientifico e non solo. Gli scettici attaccano Newsweek per aver sbattuto una bufala in prima pagina. E il sito americano di news e gossip Gawker ha pubblicato un articolo che paragona il paradiso del neurochirurgo con le esperienze descritte dai tossicodipendenti nei loro trip allucinogeni. “E’ la descrizione più sbalorditiva che io abbia mai sentito in oltre 40 anni di studio di questi fenomeni”, ha invece commentato Raymond Moody, psicologo e autore del libro La vita oltre la vita. “La sua malattia e le sue credenziali come scienziato rendono questo caso difficile da non credere”. La chiesa naturalmente appogia Alexander. Ma la maggior parte dei suoi colleghi lo ritengono un pazzo. Lui ha giurato che d’ora in poi la sua missione sarà indurli a cambiare idea.

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