Libri di testo Digitali, sarà una realtà concreta?

Dall’anno scolastico 2014/2015 le scuole superiori dovranno adottare testi di studio che abbiano solo una versione in digitale o che, in alternativa, presentino un assetto misto. E’ quanto prevede l’emanato decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012. Ciò porterà un rinnovamento significativo al reparto scuola che dovrà riformarsi in merito a questo decreto che , tra l’altro, affida alle famiglie il compito di acquistare i tablet, i quali ovviamente serviranno alla visione dei libri di testo, e di sicuro sarà un’esperienza del tutto nuova non solo per gli alunni ma anche per i docenti che potranno vivere un’esperienza in 4D; l’acquisto però dei suddetti apparecchi spaventa le famiglie in quanto temono che la spesa scolastica possa lievitare più del budget disponibile, ma a smentire queste paure sono gli ultimi dati statistici in merito che affermano un risparmio sostanziale pari a 649 milioni di euro annui in acquisto di libri, quindi più che un ottimo risparmio. Ma il progetto vuole arrivare anche alle scuole primarie ove ciò mira alla conoscenza fin da piccoli di parole come “browser”, “firewall”, “antivirus”, “phishing” e “spam” al fine di un primo utilizzo della rete più consapevole e sicuro per proteggersi dalle insidie che il web purtroppo possiede. Questo progetto quindi non mira solo a promuovere un risparmio e una maggiore praticità nell’utilizzo dei tablet e del formato digitale ma vuole anche   imprimere nei genitori una maggiore consapevolezza  tecnologica che vede nel web, nei tablet e nei libri digitali degli strumenti utili e al nostro servizio e no di certo delle chimere di cui avere paura. Il problema quindi rimane uno solo, questa visione di una scuola digitale sarà possibile e verrà attuata in un futuro a noi vicino? Il vantaggio sarebbe da ambo le parti più che favorevole e il perché ciò tarda ad arrivare alla fine non è neanche tanto incomprensibile, le case editrici perderebbero molto da questa “digitalizzazione scolastica” e le fabbriche cartiere produttrici di libri perderebbero una delle loro più redditizie commissioni. Eppure il progresso non lo si può fermare, prima o poi il libri cartacei saranno solo un “pesante” ricordo e non solo per gli studenti.ipadscuola

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