Grande affluenza di pubblico, ieri sera all'Auditorium Santa Chiara di Foggia, per la presentazione del libro di Paolo Mieli "L'arma della memoria" (Rizzoli Editore). La conferenza, organizzata di concerto dalle Fondazioni Apulia Felix e Banca del Monte di Foggia, dalla Cooperativa sociale Sanità Più, gestore della Residenza Sociosanitaria Assistita "Il Sorriso" (gruppo Telesforo) e dalla Benvenuto Assicurazioni sas, è durata oltre due ore, senza che venisse meno il partecipe interesse della platea.
Dopo gli indirizzi di saluto del presidente della Fondazione Apulia Felix Giuliano Volpe, del presidente della Fondazione Banca del Monte di Foggia Saverio Russo e di Luca Vigilante, amministratore unico di Sanità Più, l'editorialista e saggista milanese ha risposto alle domande della giornalista Alessandra Benvenuto sul volume. Il testo di Mieli rivendica l'imparzialità della ricerca indipendente come rimedio alle diverse manipolazioni che, con finalità disparate, vengono compiute sul nostro passato, in quella che l'autore chiama la "reinvenzione della storia".
Il punto di vista di Mieli è che alla storia e agli storici non competa scrivere verità definitive, trasmettere certezze immutabili. Come in ogni attività scientifica, la revisione e l'emendamento sono anzi di fondamentale importanza; l'importante è che si rispetti un metodo rigoroso, fondato su basi documentali, senza strabismi o interessate omertà.
La conversazione con Paolo Mieli ha spaziato su molti temi, a cominciare da quelli dell'attualità politica e dello stato dell'informazione, con la pericolosità dell'intreccio fra giornalismo e potere.
Il successo dell'iniziativa conferma la vivacità culturale della città di Foggia, notevole anche in confronto ad altri centri del Sud, come ha rimarcato con soddisfazione lo stesso Mieli.
