Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, e troppo spesso ci fidiamo delle persone e delle cose sbagliate; noi italiani, infatti, crediamo ciecamente ai telegiornali, molto spesso senza neanche porci delle domande sull’autenticità e la veridicità della notizia, solo perché sullo schermo vediamo un logo, pensando che ciò che viene divulgato attraverso esso non possa essere in alcun modo falso e per noi quel logo rappresenta il marchio dei dogmi assoluti. I telegiornali hanno l’obbligo, il dovere di riferire con trasparenza i fatti che accadono in questo paese e purtroppo non lo fanno, non adempiono al loro primo obbligo; ma che succede se le televisioni che dirigono i TG diventano statali o prendono accordi con lo stato, il loro primo obbligo diventa secondo, sostituito dalla comodità del governo di avere uno strumento di divulgazione di notizie false; succede che il dovere di un giornalista diventa quello di scrivere ciò che è comodo allo stato anziché ciò che è vero, ciò che è giusto, ed omettere la verità non lo è. Questo è quanto accaduto a Palermo, in occasione della visita del Premier nella città, un evento ritratto dai telegiornali come un giorno gioioso, senza problemi o dissensi, ricco di applausi, abbracci e strette di mano; fatti che non possono essere più lontani dalla realtà che invece ha visto cortei contro Renzi, striscioni e inneggi contro la sua carica, persone che esprimevano animatamente il loro disaccordo; persone palesemente tenute lontane dalle televisioni che dovevano “registrare” la loro farsa, reclutando degli attori; tutto ciò è grave, molto grave, questo accade nelle dittature, accade laddove non si possa esprimere il proprio pensiero; tutto ciò ci deve far riflettere e ci deve insegnare che prima di fidarci di qualcosa come i TG, prima documentiamoci, e ad oggi non è neanche tanto difficile grazie all’ausilio del potente Internet.
Qui si potrà visionare il video che parla della vicenda suddetta: