Il problema dello scioglimento dei ghiacciai

Lo scioglimento dei ghiacciai è dovuto al surriscaldamento della superficie terrestre causato dal cambiamento climatico; quest’ultimo a sua volta è dovuto principalmente all’estesa industrializzazione del nostro pianeta, la quale ha comportato:

Maggiori emissioni di CO2 nell’atmosfera: la temperatura terrestre è aumentata soprattutto a causa dell’emissione conseguente alle attività industriali umane di CO2 e degli altri gas ad effetto serra.

Intensiva combustione di carboni fossili: la combustione dei combustibili fossili genera acidi solforici, carbonici, e nitrici, che cadono sulla Terra come pioggia acida, che incidono negativamente sull’ambiente.

Aumento del processo di deforestazione: l’abbattimento di alberi, per motivi commerciali o per ottenere nuovi terreni da destinare all’agricoltura e all’espansione urbana, riduce l’ossigeno presente nell’atmosfera e l’assorbimento dell’anidride carbonica presente nell’aria. 

 I primi effetti si sono incontrati già a partire dall’inizio del XX secolo.

Lo scioglimento dei ghiacciai in Antartide

Secondo i segnali e le osservazioni raccolte dai satelliti, lo scioglimento dei due maggiori ghiacciai antartici, Pine Island e Thwaites, ha raggiunto il punto di non ritorno. Ciò potrebbe portare ad un innalzamento di oltre 3 metri del livello dei mari. A indicarlo è il modello elaborato e pubblicato sulla rivista Cryosphere, dai ricercatori dell’università Northumbria, guidati da Sebastian Rosier. Secondo lo studio dei ricercatori di Leeds, le perdite di ghiaccio registrate dal 1994 al 2007 comprendono 2,5 trilioni di tonnellate provenienti dalla calotta glaciale antartica.

Lo scioglimento dei ghiacciai in Antartide

Secondo i segnali e le osservazioni raccolte dai satelliti, lo scioglimento dei due maggiori ghiacciai antartici, Pine Island e Thwaites, ha raggiunto il punto di non ritorno. Ciò potrebbe portare ad un innalzamento di oltre 3 metri del livello dei mari. A indicarlo è il modello elaborato e pubblicato sulla rivista Cryosphere, dai ricercatori dell’università Northumbria, guidati da Sebastian Rosier. Secondo lo studio dei ricercatori di Leeds, le perdite di ghiaccio registrate dal 1994 al 2007 comprendono 2,5 trilioni di tonnellate provenienti dalla calotta glaciale antartica.

Lo scioglimento dei ghiacciai alpini in Italia

Anche i ghiacciai in Italia sono a rischio scioglimento. Secondo “Carovana dei ghiacciai”, l’ultimo report di Legambiente sulla situazione nelle Alpi, sarebbero almeno 7 i ghiacciai d’Italia a rischio scioglimento a causa del cambiamento climatico: Miage, Valle d’Aosta, Monte Rosa, Piemonte, Forni, Lombardi, Sforzellina, Lombardia, Marmolada, Veneto – Trentino Alto Adige, Fradusta, Trentino Alto Adige, Montasio, Friuli Venezia Giulia. In tal senso, si inserisce l’impegno di Levissima per la tutela dei ghiacciai che dal 2007, insieme all’Università degli Studi di Milano e alcuni esperti del settore, studia con impegno e passione lo stato della criosfera italiana. Un progetto di immenso valore, volto a raccogliere dati e informazioni utili non solo per la progettazione di strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, ma anche per la realizzazione del Nuovo Catasto dei Ghiacciai Italiani.

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