Chiesa e ‘Ndrangheta, un’inchiesta aperta di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso

Sabato 16 novembre, ore 19, libreria Ubik. Presentazione di Acqua santissima A Lib(e)ri per Reagire, due grandi nomi della lotta e della denuncia antimafia. “Non c’è rito di affiliazione che non richiami la religione”. “’Ndrangheta e Chiesa camminano per mano”. E ancora: “La pulizia di Papa Bergoglio preoccupa la mafia”. Sono solo alcune dichiarazioni recenti, queste, rilasciate dopo la pubblicazione di Acqua santissima (Mondadori, in libreria dal 29 ottobre), l’ultimo lavoro firmato Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, due tra i nomi più importanti a livello nazionale per quanto riguarda la denuncia della malavita organizzata. Sabato 16 novembre, alle ore 19.00, alla libreria Ubik d Foggia, il procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria e il giornalista e massimo esperto mondiale di ‘ndrangheta presentano il loro ultimo libro. Dopo l’emozionante incontro di martedì 5 novembre dalla Sala Rosa, in memoria di Giovanni Panunzio e dedicato al libro di Lionello Mancini, la rassegna Lib(e)ri per Reagire mette il punto a questa prima, importante parentesi, dedicata alle storie impegnate e impregnate di legalità. A conversare con Gratteri e Nicaso, l’autore e giornalista Nicola Perilli (per Barattolibro-Amnesty), il referente di Libera Foggia Sasy Spinelli, la studentessa e redattrice de Il SottoSopra Simona Colucci. Introduce e modera, il direttore artistico della libreria Michele Trecca (sono partner della rassegna anche Foggia Città Aperta, il Presidio del Libro e il Comune di Foggia).

Acqua santissima (Mondadori, 2013; collana: Strade Blu Saggi; pagine 204; euro 17,50). A partire dall’Ottocento e per decenni gli uomini della ‘ndrangheta hanno beneficiato del silenzio e dell’indifferenza (spesso interessati) della Chiesa. Solo dagli anni Cinquanta cominciano a registrarsi le prime denuncie e le prime lettere pastorali, e la ‘ndrangheta diventa un «cancro esiziale». Nicola Gratteri, procuratore aggiunto presso la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, e Antonio Nicaso, studioso tra i massimi esperti mondiali di ‘ndrangheta, raccontano le storie dei tanti sacerdoti e vescovi che hanno accettato le logiche della ‘ndrangheta, e dei pochi che, invece, hanno avuto il coraggio di far sentire la propria voce e di denunciare un’organizzazione criminale che ha spesso modellato i propri riti di affiliazione sulle cerimonie liturgiche della tradizione cattolica, servendosi delle feste religiose e dei simboli cristiani per creare alleanze, costruire vincoli e rafforzare così il proprio potere. E lanciano un chiaro messaggio: o si consolida la coraggiosa esperienza pastorale finora maturata o il potere devastante della ‘ndrangheta continuerà inesorabilmente ad affermarsi nelle città, nei paesi, nelle campagne, ma soprattutto tra i giovani. “La speranza c’è e si chiama Francesco. Se riuscirà a dimostrare che la linea più breve tra due punti non è l’arabesco, come sosteneva Ennio Flaiano, vinceranno le ragioni della speranza. Ma tra quei due punti, bisognerà tracciare una linea retta”.

Nicola Gratteri. È uno dei magistrati più esposti nella lotta alla ‘ndrangheta. Ha indagato sulla strage di Duisburg e sulle rotte internazionali del narcotraffico. Insieme ad Antonio Nicaso ha scritto Fratelli di sangue (2009), La malapianta (2010), La giustizia è una cosa seria (2011), La mafia fa schifo (2011) e Dire e non dire (2012) tutti pubblicati da Mondadori.

Antonio Nicaso. Storico delle organizzazioni criminali, è uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta nel mondo. Ha scritto diversi libri, tra cui alcuni best seller internazionali.

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