“E’ un diritto assegnare il cognome della madre”

L’Italia dovrà dare la possibilità di assegnare ai figli il cognome materno per evitare discriminazione e in nome del diritto al rispetto della vita privata e familiare. A stabilirlo è stata la Corte europea per i diritti umani che ha dato ragione ad una coppia di Milano. I coniugi avrebbero voluto dare alla propria figlia, nata nel 1999, il cognome della madre, ma l’ufficiale d’anagrafe si rifiutò, imponendo il cognome del padre. Nacquero così una serie di ricorsi, dibattiti, a cui i tribunali hanno sempre dato torto. L’unico dubbio fu avanzato dalla Cassazione, che rinviò la questione alla Consulta, la quale però respinse il ricorso. Solo nel 2012 il prefetto di Milano autorizzò il doppio cognome.

I due coniugi allora si sono rivolti alla Corte di Strasburgo. I giudici della Corte europea hanno condannato l’Italia per violazione dell’articolo 14 “divieto di discriminazione” combinato con l’articolo 8 “diritto al rispetto della vita privata e familiare”.

Il disegno di legge è stato accolto da una buona parte del Parlamento ed è stato approvato così nasce la possibilità della scelta di dare al proprio figlio il cognome materno o quello paterno, o entrambi!

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