ALTERNIAMO SCUOLA E LAVORO AL PROGETTO DI VITA

La Storia di Attilio che sorride quando lavora. Noi non sappiamo quale sarà il risultato dell’azione educativa che intraprendiamo con i nostri allievi, ma se oggi incrociamo lo sguardo di Attilio Napolitano della 3E forse siamo in grado di dire che su di lui è stato fatto un investimento vincente, un lavoro che concede i suoi frutti rinforzando la bontà dell’azione intrapresa. Nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro (tutor proff. L. Bibbò e M. Paparella), è stata progettata dalla prof.ssa Micaela Leone, docente di sostegno, una convenzione con Scardi Distribuzione che ha consentito -presso il punto Bar presente nel nostro Istituto- di stabilire un percorso triennale di formazione della durata di 150 ore annue e orientato su 1 ora giornaliera, con la presenza di Attilio come addetto alle vendite del medesimo esercizio sotto la guida della responsabile del Bar e della stessa prof.ssa Leone (tutor). L’attività è stata preceduta da un corso tenuto dallo stesso alunno presso la Camera di commercio di Foggia che ha rilasciato un attestato per la somministrazione di cibi e bevande.  Ora tutti i giorni possiamo vedere Attilio allacciare il suo camice con un orgoglio e con un impegno che dovrebbe far riflettere tutti noi, un entusiasmo, una serie di interminabili sorrisi elargiti a tutti i clienti,  frutto di chi riesce ancora a dare un peso ai piccoli traguardi, alla conquista delle cose belle, all’interiorizzazione dei piccoli passi. E su tutto trionfa l’umiltà, quel bene prezioso che spesso perdiamo e che solo questi straordinari ragazzi riescono a restituirci. E di questo bisogna inevitabilmente dare merito alla prof.ssa Leone che è riuscita a costruire per il suo allievo un percorso semplice, diretto e concreto. Chiamiamoli pure i traguardi di chi lavora seriamente e in silenzio. Ma il ringraziamento finale va a tutti coloro che come Attilio riescono ancora a meravigliarsi per la felicità di poter mettere a disposizione le proprie abilità. E se scegliessimo di dedicare maggiore attenzione all’orto dei nostri desideri? Forse non sempre i raccolti andranno a buon fine ma almeno ci prenderemo il lusso di credere nuovamente nella necessità di progettare partendo da noi, da quel che siamo. Forza Attilio!

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