Nadia: un caso per i social network

Il cyberbullismo aumenta: ora il pericolo si chiama Ask
Il disagio giovanile viene chiamato in questo modo poichè le sue manifestazioni si evidenziano nella giovane età.
Le sue manifestazioni assumono spesso vari aspetti, come per esempio:
• Chiusura del giovane in se stesso o nel gruppo.
• Profitto scolastico scadente.
• Fenomeni di autolesionismo.
• Abuso di alcool o di droghe.
• Disturbi alimentari, spesso soggetti ad anoressia o bulimia.
• Disinteresse verso i familiari.
• Minore capacità d’attenzione e concentrazione.
• Continui sbalzi d’umore.
Un esempio di questo disagio giovanile è la tragedia accaduta a Nadia, ragazzina 14enne di Padova che, vittima del cyberbullismo, si è tolta la vita.
Riportiamo in breve la sua storia:
L’adolescente padovana, fragile e disperata, si è lanciata nel vuoto domenica scorsa, dal tetto di un albergo abbandonato.
Lei, già in crisi per i complessi dell’età e per la fine di una storia, ha sfogato il suo malessere tramite azioni autolesioniste che, prendendo il sopravvento,  l’hanno portata al suicidio.  Sono stati i suoi genitori a trovarla morta, ai piedi di un vechio albergo in disuso, dopo essersi allarmati per il biglietto di “addio” che aveva lasciato alla nonna.
Nella sua pagina di Ask la ragazza cercava di confidare le sue difficoltà, ricevendo però in cambio soltanto incomprensione e insulti.
Domenica, il gesto disperato, lanciandosi nel vuoto da un’altezza di trenta metri. Tutto ciò poteva forse essere evitato se qualcuno l’avesse aiutata!

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