Le cause che portano gli adolescenti a provare nuove sensazioni
Preciso subito che, rispetto al tema del disagio esistenziale dei giovani (benché occorra ammettere che il disagio non è una condizione esclusivamente giovanile in senso strettamente anagrafico, ma appartiene purtroppo anche ad altre categorie di persone, come ad esempio gli anziani), si dovrebbero tener presenti alcune nozioni che non sono affatto ovvie né superflue. E’ noto che il fenomeno del “disagio” o, per meglio dire, della “disobbedienza”, della “trasgressione”, costituisce una caratteristica fisiologica, quindi ineludibile ed inscindibile, dell’esistenza giovanile, in modo specifico della fase adolescenziale. Oggi l’adolescente compie un gesto vitale di autoaffermazione individuale, per raggiungere un crescente grado di autonomia della propria personalità di fronte al mondo esterno. Senza tale processo di crisi e di negazione, di rigetto e di disobbedienza, vissuto in genere dal soggetto in età adolescenziale, non potrebbe attuarsi pienamente lo sviluppo di una personalità autonoma, libera e matura, non potrebbe cioè formarsi la coscienza dell’adulto, del libero cittadino. Il culmine di quello che è inteso come disagio si raggiunge il sabato, il giorno più agognato e atteso per gli studenti: come tutte le persone che hanno una occupazione infatti, il sabato è lo sfogo principale allo stress settimanale che nei giovani però raggiunge livelli quasi sacri viste le molteplici attività che si aprono ai loro occhi. La discoteca sembra però essere quella più gettonata e, data la continua affluenza di persone, anche la più gradita. Potete prendere il tutto al pari di una fiaba, ma rimembrate, la fiaba ha una morale!