Il noir d’azione di Antonio Manzini “Non è stagione”

La nuova “preda letteraria” del gruppo di lettura “A qualcuno piace… Giallo”. Giovedì 12 marzo, ore 19. Alla Ubik di Foggia, l’autore e attore di successo. Dopo Pista nera e La costola di Adamo, torna l’ormai famoso vicequestore

“Antonio Manzini disegna un personaggio straordinario”, parola di Andrea Camilleri, sostenitore letterario di uno dei giallisti più interessanti e intellettualmente importanti d’Italia, fiore all’occhiello della casa editrice Sellerio. Dopo Pista nera e La costola di Adamo (editi dalla casa siciliana ed entrambi titoli apprezzatissimi da pubblico e critica) ritorna il vicequestore Rocco Schiavone e con lui, torna il racconto dell’Italia di oggi, dalle quattro pareti di una questura di montagna. Attore piuttosto noto anche nel piccolo schermo, oltre che sceneggiatore di alto spessore (ha lavorato con Infascelli e Salvadores), Antonio Manzini è il prossimo ospite della libreria Ubik di Foggia atteso, in qualità di scrittore, a presentare il suo ultimo romanzo: Non è stagione (Sellerio, 2015). L’autore sarà “preda letteraria” del gruppo di lettura A qualcuno piace… Giallo, per l’occasione chiamato a presentare questa nuova, entusiasmante puntata legata al personaggio del vicequestore Schiavone e rappresentato dalla lettrice Giuseppina Dota. A conversare con Manzini, anche il direttore artistico della Ubik, Michele Trecca.

 

Non è stagione (Sellerio, gennaio 2015; collana: La memoria; 328 pagine; 14 euro). «Una volta ogni tanto, poteva anche sorridere. La vita poteva anche sorridere. E Rocco lo fece alzando la testa al cielo». C’è un’azione parallela, in questa inchiesta del vicequestore Rocco Schiavone, che affianca la storia principale. È perché il passato dell’ispido poliziotto è segnato da una zona oscura e si ripresenta a ogni richiamo. Come un debito non riscattato. Come una ferita condannata a riaprirsi. E anche quando un’indagine che lo accora gli fa sentire il palpito di una vita salvata, da quel fondo mai scandagliato c’è uno spettro che spunta a ricordargli che a Rocco Schiavone la vita non può sorridere. I Berguet, ricca famiglia di industriali valdostani, hanno un segreto, Rocco Schiavone lo intuisce per caso. Gli sembra di avvertire nei precordi un grido disperato. È scomparsa Chiara Berguet, figlia di famiglia, studentessa molto popolare tra i coetanei. Inizia così per il vicequestore una partita giocata su più tavoli: scoprire cosa si cela dietro la facciata irreprensibile di un ambiente privilegiato, sfidare il tempo in una corsa per la vita, illuminare l’area grigia dove il racket e gli affari si incontrano. Intanto cade la neve ad Aosta, ed è maggio: un fuori stagione che nutre il malumore di Rocco. E come venuta da quell’umor nero, un’ombra lo insegue per colpirlo dove è più doloroso. Il terzo romanzo della serie di Rocco Schiavone, Non è stagione, è un noir di azione. Ma è insieme il vivido ritratto di un uomo prigioniero del destino. Un personaggio tragico, complesso e consapevole.

 

Antonio Manzini. Attore, regista, sceneggiatore e autore di libri di successo. Ha pubblicato i romanzi Sangue marcio e La giostra dei criceti. La serie con il vicequestore Rocco Schiavone, poliziotto fuori dagli schemi, poco attento al potere e alle forme, è iniziata con il romanzo Pista nera (Sellerio, 2013) cui è seguito La costola di Adamo (2014) e Non è stagione (2015). Ne fanno parte anche i racconti presenti nelle antologie poliziesche Capodanno in giallo, Ferragosto in giallo e Regalo di Natale, pubblicate da Sellerio. Quanto alla sua carriera nel mondo cinematografico e televisivo, vanno segnalati i ruoli da lui interpretati in Linda, il brigadiere (nei panni dell’ispettore Tucci) e in Tutti per Bruno (“Serpico”). Ha inoltre curato la sceneggiatura dei film Il siero della vanità (di Alex Infascelli del 2004) e Come Dio comanda (di Gabriele Salvatores del 2008). Ha lavorato anche come regista in alcuni film e cortometraggi.

Post recenti

Leave a Comment