Storie vere di bluesman leggendari: un sabato d’autore, tra libro e musica

Allo Zapoj, “Vite affogate nel blues”. Roberto Menabò, suona e racconta. Sabato 12 dicembre, ore 22. In via Grecia 36, zona “Macchia Gialla”. Presentazione-concerto dello scrittore e musicista: “Rollin’ And Tumblin’

C’era l’uomo delle medicine, l’uomo della terra e l’uomo con la faccia da dattero. E ancora, quello dallo pseudonimo facile, quello dagli occhi lucidi e l’uomo che disse di no a Louis Armstrong. Il damerino, l’elegantone e quello dei trenta denari. Storie vere di bluesman leggendari: quelli raccolti nei brani e nella musica di Roberto Menabò, autore e musicista da trent’anni attivo sulla scena del blues e del folk italiano (voce e chitarra acustica), nonché esperto di musica a 360 gradi (articolista per diverse testate specializzate), protagonista della serata di sabato 12 dicembre, ore 22, allo Zapoj Ristopub di Foggia (in via Grecia 36, “Macchia Gialla”). Una presentazione-concerto ispirata al suo ultimo libro, il quale dà il titolo anche alla serata: Rollin’ And Tumblin’ – Vite affogate nel blues (Arcana, 2015). L’artista racconta aneddoti tratti dal suo libro e suona, in solo, brani della grande tradizione agricola legata al sud degli Stati Uniti, spaziando tra standard blues e country-blues di grande fascinazione e alcune esecuzioni autografe. L’evento, organizzato in collaborazione con la libreria Ubik, è a ingresso libero.

VITE AFFOGATE NEL BLUES. Quaranta brevi storie per altrettante vite affogate nel blues, per narrare vicende e vicissitudini dei cantanti del blues delle origini, descrivere l’esistenza trasgressiva e irriverente di questi personaggi, mescolando accuratezza filologica e dettagli romanzati, con una scrittura viva e ironica che li rende ancora attuali. Da Barbecue Bob a Peetie Wheatstraw, da Blin Blake a Jaybird Coleman, ogni bluesman rivive nel racconto di quei difficili anni, tra campi di cotone e juke joint, quando il blues non era un genere musicale, ma una via d’uscita per i neri d’America, compressi tra gli strascichi di un forte razzismo e la Grande Deprsssione. Le loro storie di uomini spesso rompiballe, contrabbandieri e grandi bevitori si amalgamano col variopinto e colorato mondo che girava attorno al blues degli anni Venti e Trenta nel sud degli Stati Uniti. Un microcosmo fatto di liti, passioni, ma anche di tenerezze e gioie: tra lenti fiumi, treni sculettanti, piantagioni assolate e malfamati quartieri cittadini dal whiskey facile. Le loro storie e la loro musica, nella viva voce di Roberto Menabò e nelle corde della sua chitarra.

L’ARTISTA. Da trent’anni attivo sulla scena musicale del blues e del folk in Italia, Roberto Menabò si è esibito, da solo o in ensemble, nei maggiori festival e manifestazioni del settore, tenendo anche work-shop sulla chitarra acustica. Attento interprete dei diversi aspetti della musica folk, si è interessato in particolar modo alla tecnica del country blues e della chitarra acustica finger-picking. Ha al suo attivo tre album a suo nome: “A Bordo del Conte Biancamano” un disco di sola chitarra acustica, “Laughing The Blues” una visione personale dei miti del blues acustico e “Il Profumo del Vinile”, una collezione di guitar solo e country blues tradizionali, favorevolmente accolti dalla critica specializzata. Ha scritto articoli e saggi musicali per diverse riviste tra cui “Il Blues” “Jam” “Late For The Sky” Folk Bulletin” “Jazz It”. Ha inoltre pubblicato una monografia sul grande chitarrista americano John Fahey, dal titolo “John Fahey: la storia, la discografia consigliata” e il recente “Vite affogate nel blues” il racconto della vita e delle vicissitudini di alcuni protagonisti del country blues. Ha curato e interpretato, inoltre, le musiche per gli spettacoli teatrali “Verso Perverso” di Franco Insalaco e “Amore Noir” di Loriano Macchiavelli.

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