In matematica gli studenti del tecnico vanno meglio di molti loro coetanei iscritti al liceo…@corriere della sera

Negli ultimi dieci anni i licei hanno registrato un autentico boom di iscrizioni. Merito di un’offerta sempre più ricca e articolata: dallo scientifico con l’informatica al posto del latino all’indirizzo giuridico-economico del liceo delle scienze umane fino al classico a «curvatura» medica. Ormai queste scuole sono di gran lunga le preferite dalle famiglie italiane, soprattutto al Centro-Sud (quest’anno li hanno scelti il 56,6% dei quattordicenni, il 70% in Lazio). Ma siamo proprio sicuri che garantiscano sempre e comunque una preparazione più solida di quella di chi invece dopo le medie sceglie di frequentare un istituto tecnico? Stando ai risultati dei test Invalsi dell’ultimo anno delle superiori – e in particolare a quelli suddivisi per tipologia di scuola che l’Istituto nazionale di valutazione ha anticipato al Corriere – la risposta è: no. O meglio: sì e no, dipende dalle materie. In italiano la maggior parte degli studenti del tecnico arriva a fine percorso con competenze scarse o molto scarse (corrispondenti al livello 1 e 2 della scala Invalsi). Ma, a sorpresa, in matematica gli studenti del tecnico vanno meglio di molti loro coetanei iscritti al liceo. A parte i ragazzi e le ragazze dello scientifico, che staccano tutti di parecchie leghe, e quelli del classico che pure si difendono abbastanza bene, gli altri licei escono con le ossa rotte dal confronto con gli istituti tecnici. In particolare nel Nordest, dove i tecnici industriali raggiungono punte di assoluta eccellenza in matematica: l’80 per cento dei maturandi spunta almeno la sufficienza (corrispondente al livello 3 su 5 delle prove a crocette) e più della metà si distribuiscono fra bravi (livello 4) e bravissimi (livello 5) 👉 Articolo completo sul Corriere

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