Un recente studio pubblicato sulla rivista Nature, coordinato da Barbara Belletti del Politecnico di Milano, ha dimostrato che il flusso dei fiumi europei è ostruito da più di 1,2 milioni di barriere, tra dighe, argini, canali e guadi.
La frammentazione di questi fiumi difatti ha una densità di 0,74 barriere per chilometro, di cui il 61% non è riportato sui database regionali, nazionali e globali. Lo studio infatti è stato frutto di 4 anni di mappatura su 2700 Km sulle sponde di 142 fiumi, di cui nessuno privo di ostruzioni.
Questa ricerca, cioè l’inventario più completo di barriere fluviali mai creato, renderebbe le vie d’acqua europee la possibile rete fluviale più frammentata del mondo. La causa di questa problematica è la presenza di piccole barriere, infatti il 90% di questi sbarramenti sono alti meno di 5 metri, creando collettivamente un grande danno per la biodiversità marina, intralciando il percorso di pesci, nutrienti e sedimenti.