Intervista: I giovani possono aiutare a cambiare le cose?
- INTERVISTATORE: Come state vivendo voi giovani questa drammatica situazione?
- UN GIOVANE: Sicuramente stiamo vivendo in un clima molto difficile. Far fronte a questa pandemia ogni giorno ci dà sconforto, soprattutto quando ascoltiamo ogni giorno le notizie dei media, che ci informano dei decessi e dei contagi. Soffriamo pensando anche ai medici, infermieri che ogni giorno mettono a rischio la loro vita per salvare la vita agli altri.
- I: Come vivi il distanziamento?
- G: Il fatto di mantenere le distanze, la perdita del contatto fisico con gli altri, insomma questo virus ci ha stravolto la vita! E c’è da dire anche che non trovo giusto che i giovani non vengono ascoltati riguardo a questa tematica.
- INTERVISTATORE : Perché i giovani devono essere ascoltati? Pensi che i giovani possano fare la differenza per uscirne da questa situazione?
- UN GIOVANE : Il fatto è che molti pensano che noi giovani non sappiamo affrontare questa situazione, infatti dicono che i giovani creano assembramenti , i giovani non rispettano le regole, danno sempre la colpa ai giovani, quando invece anche ad esempio i politici nei comizi creano assembramenti, o gli adulti nelle piazze. Siamo tutti “colpevoli”. Penso anche che se i giovani venissero ascoltati di più si potrebbero anche ricavare idee e scelte nuove e condivise. E penso che un’alleanza tra i giovani e gli adulti possa cambiare le cose anche perché i giovani se vengono stimolati danno il meglio di se’ e quindi la collaborazione e l’esperienza degli adulti può uscire un buon risultato. Quindi il messaggio che voglio lanciare è: date più spazio ai giovani e stappate le orecchie!
- Grazie di esistere ilSottosopra per dare voce a chi non è ascoltato
Luigi Moffa