Quante volte le donne sono discriminate, maltrattate o addirittura uccise?!
Già nei paesi più sviluppati, purtroppo, questo fenomeno villano e barbaro è comune, ma comunque è duramente combattuto dallo Stato. Però sapere che in Iran è incentivato da quest’ ultimo fa ancora più ribrezzo e spavento. E’ ora di dire basta una volta per tutte a queste orribili pratiche!
Oggi Masha Amini, una ventiduenne iraniana, è stata arrestata e successivamente uccisa dalla cosiddetta “polizia morale” per non aver rispettato la legge sull’ obbligo del velo. La ragazza stava facendo compere con la sua famiglia quando la polizia l’ha arrestata e condotta in carcere solo per non aver indossato correttamente l’hijab (il velo islamico). Come se questo non fosse già grave, nella centrale di polizia, la ragazza è stata brutalmente picchiata e uccisa. La violenza sulle donne, purtroppo, non è una pratica nuova, ma questo è un gesto inaccettabile! In Iran vige un regime totalitario che reprime la libertà di espressione, la polizia morale utilizza il fondamentalismo religioso come mezzo di violenza per uccidere chiunque controbatta. Nel paese c’è stato un periodo fiorente e moderno in cui le donne potevano decidere ed essere libere di avere un’opinione personale, indossando oppure no questo fatidico velo, ma oggi con il regime islamico esse sono continuamente discriminate, non possono esprimersi, non sono e non si sentono libere!
Questa situazione era già critica prima dell’assassinio di Masha Amini, ma con la sua morte, le condizioni della donna sono peggiorate enormemente riversando lo sdegno di tutti i cittadini iraniani. La sua morte infatti non è stata affatto vana, senza dubbio evitabile, ma è stata importante perché ha incitato il popolo iraniano a lottare e protestare per questa giusta causa.
Donne e uomini di tutto il mondo e di tutte le nazioni si sono recate in Iran per contribuire ad appoggiare le proteste che dirompono e ruggiscono in tutto il paese. Molte persone sono state arrestate e purtroppo uccise ma è importante che resistano per questa giusta causa perché bisogna continuare finché questi diritti non vengano affermati.
In risposta a queste proteste il governo iraniano ha adottato una politica repressiva per far cedere le rivolte. Ha tolto le insegne riguardanti prodotti prettamente femminili, ha obbligato le donne a coprirsi con il Burka (velo integrale islamico), a vergognarsi di quel che si è e uccidere chiunque protesti, coprendo il tutto con la scusa di un “malore improvviso”, “un infarto”, come nel caso di Masha Amini.
Molte donne protestano contro questo crimine togliendosi il velo e tagliandosi una ciocca di capelli. E’ un bellissimo gesto simbolico che dimostra il sostegno verso le donne iraniane, ma non è sufficiente! Non è abbastanza! È necessario che se ne parli, sempre e incessantemente che si trasmetta al mondo che non è e non deve essere la normalità! Bisogna continuare a informare più persone possibili! Perché quando nessuno ne parlerà più, sarà la normalità, e non si potrà fare più nulla per cambiare le cose; sarebbe una grande sconfitta, per le donne, per l’Iran, ma soprattutto per il mondo intero.
LA LIBERTA’ NON DEVE ESSERE QUALCOSA DI ASTRATTO, UN IDEALE BELLO E IRREALIZZABILE, MA DEVE FAR PARTE DELLA VITA DI OGNI GIORNO SENZA CONTARE LUOGO, RICCHEZZA E RELIGIONE. NESSUN DIO VORREBBE VEDERE I SUOI FIGLI MORIRE PER NON AVER RISPETTATO “CERTE REGOLE”.