La forza dell’amore custodisce la bellezza di una città…@Nicoletta Ciuffreda

Mi piacerebbe descrivere la mia città come il locus amoenus di un capolavoro letterario, dove ognuno, protetto dalle insidie quotidiane, può condurre la sua vita in modo sereno e pacifico. Eh, già…ma che cosa otterrei? Provocherei in voi un forte turbamento emotivo, il desiderio di conoscerla, vi farei cioè innamorare di un’idea, un sogno o un’illusione. Foggia è invece una città famigerata in quanto ultima in classifica per qualità della vita, vittima di denigrazione (Fuggi da Foggia!) per l’emergenza criminalità e per il degrado che l’attanaglia da decenni. Ma questa è la sola realtà che viviamo? No, perché Foggia è una città della cultura, con i suoi meravigliosi teatri, l’Accademia delle Arti, il Conservatorio di antichissima tradizione e i Musei, che ci raccontano le nostre origini millenarie. È una citta verde con i suoi ampi parchi, vanta un’Università che ha raggiunto ottime posizioni nel panorama internazionale e ha enormi potenzialità nell’ambito agricolo, enogastronomico, sportivo e turistico. La vera identità della mia città sta, tuttavia, nel senso di appartenenza e nella consapevolezza dei cittadini di abitare una terra straordinaria, che ha avuto il coraggio di rialzarsi dopo terremoti e bombardamenti e che, piena di ferite e cicatrici inferte dalla mafia, conserva ancora la voglia e la speranza di cambiare. Soltanto attraverso il riconoscimento di queste qualità, possiamo giungere ad amare veramente la nostra città, animati da quel sentimento che, a più riprese, aveva manifestato Federico II per la nostra terra, tanto da spostare la capitale del suo Regno da Palermo a Foggia. Amare una città è desiderare di conoscerla a fondo, sostenerla e rinfrancarla nei momenti di difficoltà, prendersene cura, imparare a distinguerne la sua geografia tra mille, riconoscerne i suoni con la stessa familiarità con cui si identifica la voce della madre, percepirne i profumi attraverso emozioni generatrici di ricordi piacevoli, percorrerne vicoli e sentieri alla ricerca di volti, sorrisi e orizzonti in costante cambiamento. L’amore, che unisce ragione ed emozione, è la sola forza che può trasformare l’inferno in un paradiso!

NICOLETTA CIUFFREDA

Classe III A

I.C. FOSCOLO GABELLI – FOGGIA

Prof.ssa MARGHERITA GENTILE

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