I Maneskin, vincitori EMA, la voglia di libertà e l’importanza di investire nei giovani

image_pdfimage_print

Il 2021 è tempestato dal successo internazionale della rock band “I MANESKIN”. La band italiana si è imposta come “Miglior gruppo rock” agli Mtv Ema (European Music Awards) di Budapest, superando avversari come i Coldplay, Foo Fighters, ImagineDragons, Kings Of Leon e The Killers. Si tratta del primo successo italiano in una categoria internazionale nella storia degli European Music Awards. Gruppo composto da Damiano, Ethan, Victoria e Thomas:ragazzi pieni di libertà e che rappresentano l’immagine un po’ vintage del nostro Pese .Il loro ultimo album “Mamma Mia” in efetti  simboleggia la  loro libertà , una sensualità irriverente, una scelta rock in controtendenza con la generazione che rappresentano, eppure, sorprendentemente accattivante proprio per i giovanissimi. Essi sono infatti  un concentrato di energia e talento. Quel talento che troppo spesso nei giovani italiani non viene riconosciuto, sacrificando proprio lo spazio delle loro aspirazioni, per scontrarsi con la realtà. Dalle strade del centro ai palchi di X-Factor, Sanremo e l’Eurovision per arrivare poi oltreoceano a cantare in italiano prima di Mick Jagger. Una  strada veloce e potente, che accompagnata da una forte dose di capacità canore e personalità ha permesso in poco tempo alla band della Capitale di arrivare dove, forse, neanche loro potevano immaginare. Ma al di là di ciò  i Måneskin ci insegnano l’importanza di investire sui talenti e le aspirazioni giovanili. Non si tratta solo di musica, ma di vincere le resistenze verso una generazione che troppo spesso è stata definita stanca, svogliata, priva di stimoli ed invece continua a dimostrare di avere tanto, tantissimo da dire. La generazione Z  non è solo quella che alcune persone raccontano. È anche quella della disoccupazione giovanile, quella della difficoltà di programmare il futuro, un figlio, una famiglia… È anche la generazione dove tutto sembra possibile in maniera più veloce e diretta, e forse lo è, anche se per noi giovani ci sembra tutto più difficile. È  la generazione composta dalla maggior parte di casi da ansie, paure,attaccchi di panico e molto altro. Allora partiamo anche da qui per immaginare il futuro che vogliamo costruire, a maggior ragione ora, dopo la pandemia. Che i Måneskin siano un esempio  per tutte e tutti noi, esempio di un’Italia giovane, talentuosa, senza remore. Che con lo stesso orgoglio che sentiamo in tutte le radio e su Spotify in queste settimane, tutte e tutti possano uscire dal Paese e gridare “Sì, siamo italiani”. 

Post recenti

Leave a Comment