Giorno 10 febbraio, giornata del ricordo, giornata che consente a tutti di ricordare, conservare e rinnovare la memoria della tragedia di tutte le vittime ed esodate italiane che sono state vittime delle foibe.
Tutti nel mondo sono al corrente della Shoah, ma solo alcuni conoscono il genocidio subito dagli Italiani. Ovvero, come gli uomini spinti da motivi razziali e nazionalistici, hanno dimenticato la loro umanità.
Il fatto ebbe inizio nel 1943 e durò circa due anni. Si verificò in Istria, Venezia-Giulia e Dalmazia, a quei tempi territori Italiani.
Attori di questo dramma furono da una parte gli Italiani che avevano sempre vissuto in quei territori dall’altra i loro persecutori Serbo-Croati-Sloveni che nella confusione Italiana del ’43 diedero loro la caccia, ritenendoli colpevoli di svariate problematiche.
L’odio delle popolazioni slave di quelle località era in parte dovuto ad uno sfrenato nazionalismo, dall’altra, da un odio verso gli Italiani che a parer loro avevano occupato le loro terre.
Il risultato, fu che negli anni 1943-45 cessato il controllo da parte del governo Italiano gli slavi decisero di liberarsi degli Italiani.
In questa opera di mancanza di umanità non ci furono innocenti non c’erano civili, non c’erano donne, non c’erano bambini.
Erano tutti colpevoli di un grave delitto, erano Italiani, e per tale colpa grave furono condannati.
Si calcola che in quei due terribili anni dai tre ai tredicimila Italiani siano morti ed alcune migliaia di cadaveri sono stati ritrovati nelle voragini naturali che si trovano nella zona. Le Foibe.
Ma attenzione, calma. Cosa sono le Foibe? Non sono altro che fosse naturali, molto profonde scavate nel terreno, dove ogni giorno militari e civili italiani perdevano la vita e si ritrovavano uno sull’altro in piccolissimi spazi.
Molti cadaveri sono risultati legati tra loro in una lunga catena di cui solo i primi, morti a causa di proiettili, per tale motivo è naturale pensare, che ammazzando il primo, ‘cadendo’ trainava nella voragine tutti coloro che erano legati con lui.
Il risultato di questo atto terroristico è stato che circa 250.000 Italiani che vivevano in quei territori sono scappati per venire in Italia dove speravano in un’accoglienza fraterna. Purtroppo peró non fu cosi, poiché gli Italiani hanno dimostrato nei loro confronti una mancanza di umanità ai limiti dell’assurdo impedendo di portare i soccorsi, anche viveri per bambini, a questi esuli.
Nella disumanità del momento li hanno condannati, come gli slavi, con la nomea di meritare quel trattamento perché complici del passato regime.
Gli Italiani dell’epoca infine hanno tentato di cancellare il ricordo di quegli esuli seppellendoli nel silenzio.
Ma cosa ci fa capire questo fatto, quale lezione possiamo trarre da questi avvenimenti?
La lezione che dobbiamo capire è che:
- Non esistono etnie buone o cattive
- Non esistono etnie superiori ad altre
Dobbiamo rammentare che solo trattando gli altri come vorremmo essere trattati, solo rammentando che il colore della pelle la forma degli occhi non rendono gli esseri umani superiori o inferiori, solo lavorando vivendo in pace il nostro pianeta potrà avere un futuro. Questa è la lezione che ci ricorda la Giornata del Ricordo. Dalle ceneri dell’odio devono nascere i fiori della speranza.