Il 15 febbraio 2022 alle ore 4:00, il Presidente della Russia Vladimir Putin ha ordinato un attacco contro Kiev, l’attacco ha colpito scuole, ospedali, asili e palazzi; le persone hanno abbandonato le proprie case e sono fuggite nei rifugi sotterranei.
Nonostante la paura e il terrore che avvolge la città, ognuno cerca di aiutare la propria patria: tutti gli uomini dai 18 ai 60 anni lasciano le proprie famiglie per combattere nell’esercito in difesa del proprio paese.
È notizia già accertata che un ingegnere (Vitaly Shakun Volodymyrovich), arruolato nell’esercito avrebbe deciso di farsi saltare in aria insieme al ponte per non permettere ai carri armati russi di entrare in città: per amore della propria patria ha sacrificato la sua vita.
Diversi gesti d’amore e di fratellanza sono stati attuati da altre nazioni, con raccolte fondi, messaggi di solidarietà e donazioni di beni di prima necessità: vestiti, alimenti e medicine.
Inoltre gli stati vicini all’Ucraina, accolgono gli immigrati in case, famiglia e rifugi.
Inoltre in molti paesi e in Russia stessa ci sono state manifestazioni per porre fine a questa guerra che ha già causato la morte di 800 soldati innocenti.
Ci auguriamo che l’amore di tanti prevalga sulla prepotenza di pochi.