In questi giorni in cui si sente solo parlare di guerra sembra che la parola chiave sia ODIO una parola talmentedifficile da pronunciare e che ognuno di noi vorrebbe scacciare dalla mente. Invece, la parola che deve legare ogni essere umano, soprattutto nei momenti più difficili, è la parola AMORE sotto ogni forma: tra genitori e figli, tra moglie e marito, tra famigliari, tra amici ed anche tra persone che non si conoscono.
Le immagini che scorrono da giovedì 24 febbraio evidenziano l’amore delle madri verso i figli, a tal punto che per salvarli dalla guerra li lasciano anche a persone estranee; l’amore di un padre che parte per il fronte e in lacrime abbraccia la sua famiglia sapendo che potrà non rivederla. Due ragazzi di soli venti anni che si sposano e lo stesso giorno per salvare la propria patria si arruolano; l’amore che spinge persone che sono in altre nazioni, per il momento non colpite dalla guerra, a far ritorno nella loro patria per riabbracciare i loro cari e per aiutare e stare vicino ai propri connazionali, che stanno combattendo. L’amore per il lavoro che porta alcuni giornalisti ad essere presenti nei luoghi a rischio per documentare al mondo intero ciò che sta accadendo.
Le manifestazioni di pace e le preghiere di Papa Francesco che esortano a dar voce alla parola AMORE, devono dare il coraggio, la speranza e la forza di combattere ogni male che purtroppo spesso e volentieri affligge il mondo, come lo è stata e lo è ancora oggi la pandemia che ci ha colpiti, ma che tutti insieme stiamo sconfiggendo e così faremo sempre in ogni istante nella nostra vita.