Negli Stati Uniti, Phil Miller, un uomo che da adolescente sognava di diventare un ufficiale della CIA, si è macchiato di un reato che lo ha condotto in carcere, facendo svanire il suo sogno.
Miller ha dichiarato alla stampa: “sono stato arrestato a 19 anni e mi è stata data una condanna di 20 anni. A quel tempo ho pensato chiaramente che la mia vita fosse finita, considerando che un intero mondo di opportunità mi era stato tolto improvvisamente”.
Con il sogno della CIA da escludere, Miller ha iniziato a studiare intensamente ed è diventato un avvocato mentre era in carcere, e diventando un supporto per tutti gli altri prigionieri, offrendo loro consulenza legale dall’interno della prigione, per aiutarli a vincere le cause. E gli è andata bene: il successo che ha avuto aiutando gli altri a vincere, gli ha permesso di ridurre la durata della sua pena ed uscire prima.
Tuttavia Miller pensa che ci sia ancora molto da fare perché afferma che, il sistema legale americano va a sfavore dei prigionieri, che a volte ricevono sentenze massime per torti minimi e che limitano o escludono le persone condannate l’accesso all’occupazione, all’istruzione e molto altro.
Miller sta continuando a studiare alla City University di New York, e sta decidendo il settore di specializzazione, grazie anche al supporto dell’Associazione “Studenti di Legge Ex Incarcerati”.
@Cristian de Filippo