Falle ai gasdotti nel mar Baltico

Sono quattro le falle ai gasdotti di metano Nord Stream nel mar Baltico al largo della Danimarca. Da queste falle sta fuoriuscendo una gigantesca quantità di metano che, dopo aver attraversato le profondità marine, finisce direttamente in atmosfera.

Il metano è il più potente gas serra ed ha una capacità di assorbire calore 20-25 volte superiore della CO2 in un secolo. Si è stimato che le perdite equivarrebbero al 32% delle emissioni annuali della Danimarca. Altri esperti ritengono questa stima probabilmente troppo alta, tuttavia anche gli scenari migliori stimano una dispersione di gas di almeno 200 mila tonnellate. Per il momento, stabilire le effettive quantità di gas disperso è praticamente impossibile vista la situazione in continua evoluzione.

Sembra che i gasdotti non siano dotati di una chiave di chiusura d’emergenza al contrario dei condotti petroliferi e che, quindi, le perdite si interromperanno dopo l’intera fuoriuscita di gas metano dai condotti.

Oltre all’impatto geopolitico sulla sicurezza energetica dei danni riportati dai gasdotti Nord Stream, resta la certezza che le fughe di gas avranno anche un impatto ambientale molto grave.

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