Le importazioni energetiche dall’estero ricoprono un ruolo centrale all’interno dei consumi energetici italiani. Un fattore non da poco, essendo quest’ultimo spesso associato alla dipendenza da altri Paesi, che potrebbe causare notevoli squilibri, come nel caso delle sanzioni verso la Russia, che hanno portato l’Italia a perdere il suo principale fornitore di gas naturale.
Il Mite afferma che nel 2021 il 40% del fabbisogno nazionale di gas dipendeva dalla Russia, rendendo necessario un piano di risparmio energetico per il contenimento dei consumi.
Il piano nazionale di contenimento del consumo di gas fissa al 90% il livello di riempimento degli stoccaggi di gas per l’inverno 2022-2023, prevedendo la diversificazione della provenienza del gas importato, per ridurre la dipendenza dalla Russia.
A queste strategie si aggiungono, la massimizzazione della produzione di energia elettrica con combustibili diversi dal gas, combinata ad una misura amministrativa di contenimento del riscaldamento, attraverso l’introduzione di limiti di temperatura e di accensione degli impianti di riscaldamento in inverno, determinati dal decreto ministeriale del 6 ottobre 2022.