Nella gran parte del mondo la donna è ancora lontana dal godere di una piena parità dei
diritti come lo è per l’uomo
in campo economico , sociale, culturale e politico per motivi spesso diversi tra di loro le
donne di quasi tutti i paesi in via di sviluppo,vivono di fatto una pesante condizione di
inferiorità. Destinate al futuro ruolo di mogli e di madri, le ragazze non hanno accesso
all’istruzione, sono tenute ai margini del mondo del lavoro,se sono sposate non lavorano, se
costrette a lavorare sono impiegate in mansioni umili e poco pagate. In questo modo, il
«valore economico » di una donna è inferiore a quello di un uomo , e per le famiglie avere
una figlia è spesso una disgrazia (perché rappresenta un costo e non una possibilità di
futura ricchezza). Tenute nell’ignoranza, le donne di questi Paesi soffrono anche di grandi
problemi sanitari perché non sanno nulla di igiene e prevenzione delle malattie.Anche nei
paesi più sviluppati dal punto di vista economico e sociale la condizione della donna non è
ancora uguale a quella dell’uomo e ancora si deve fare molto per i diritti delle donne.Nel
mondo del lavoro la parità è ancora lontana. Le donne possono accedere a qualunque
professione,peró, a parità di lavoro e di compiti una donna lavoratrice è inferiore a quella di
un uomo.Inoltre, si sta assistendo negli ultimi anni al sempre più frequente abbandono del
lavoro da parte delle giovani madri, spesso non in grado di conciliare i tempi di un lavoro
impegnativo, ma poco pagato, con le esigenze dei figli.Il vero problema è allora quello di
liberare la società dagli antichi stereotipi riguardanti i ruoli femminili e maschili.La strada da
percorrere è ancora lunga, e come ci dimostra la storia ogni giorno, anche ottenere dei diritti
non assicura che essi siano per sempre. Per questo occorre continuare a sensibilizzare,
uomini e donne sul tema, e lottare per garantire un’esistenza equa a tutti gli individui,
indipendentemente dal sesso di appartenenza.
Non tutte le donne sono libere…@Chiara Troiano
