È pomeriggio presto, è la giornata ideale per un giro nella mia città. I negozi sono chiusi, niente traffico, ed è davvero piacevole girovagare. Mentre cammino vedo una signora con un ragazzo, credo mamma e figlio, fermi davanti all’edicola chiusa. La donna è agitata e man mano che mi avvicino sento che cerca di convincere il ragazzo ad andare via perché stavano per perdere l’autobus. Avrà avuto 13/14 anni il ragazzo e, dal suo comportamento, ho capito che era un ragazzo speciale; mentre lui urlava e piangeva gli si avvicina una donna che chiede alla signora se avesse potuto esserle d’aiuto. La donna spiega che il ragazzo era un amante di Spider-man e che, per la fretta di venire a Foggia con il treno, si era dimenticata di portare il suo Spider-man. Avrebbe voluto prendergliene un altro, ma era tutto chiuso e non potevano aspettare l’apertura dell’edicola perché dovevano andare in ospedale per un ricovero ed un esame programmato e non potevano perdere il mezzo pubblico. La signora, con molta dolcezza, promette al ragazzo che sarebbe rimasta lei ad aspettare, avrebbe preso Spider-man e l’avrebbe portato in ospedale. Il ragazzo si è calmato.
Mi sono detta: “Dai, ha funzionato, è stata brava la signora, appena prendono la circolare lei andrà via”. Così ho continuato il mio giro “turistico”. Al ritorno verso casa sono ripassata davanti all’edicola e la signora era ancora ferma lì ad aspettare che aprisse; mi sono avvicinata spiegandole che avevo assistito alla scena precedente e le ho chiesto perché stesse lì nonostante il ragazzo fosse andato via.
Lei mi rispose: “Vedi cara tu sei giovane e devi capire ancora l’importanza di alcune cose, quando fai una promessa a qualcuno quella promessa deve essere mantenuta perché, in quella promessa, vengono riposte speranze che non puoi deludere. A me non costa nulla aspettare e portargli il gioco, la sua felicità non potrà far altro che rendermi una persona migliore”.
Una persona migliore! Ma una migliore di così dove la trovi?
La speranza di piccoli gesti e grandi sentimenti mi rincuora e mi fa pensare che in questo mondo sempre più individualista c’è ancora posto per l’Umanità!
Giorgia Raffaela Menduni
Classe 3N
I.C. “Foscolo-Gabelli” – Foggia
Prof.ssa referente Roberta Zazzara