Amsterdam, San Severo e New York, il degrado raccontato dai rapper Sesto Carnera e Bub Styles

Sesto Carnera e Bub Styles pubblicano Sachet per KML records. Sesto Carnera racconta San Severo col rapper newyorkese Bub Styles
Dopo Oyoshe e Rome Streetz, KML records porta in Italia Bub Styles insieme a Sesto Carnera


Sachet è il nuovo singolo di Sesto Carnera in collaborazione a Bub Styles, prodotto da Doc Ketamer per KML records, etichetta discografica con sede ad Amsterdam che da un po’ di tempo cerca di proporre sul mercato italiano suoni e stili d’oltreoceano ispirandosi alla nota etichetta Americana Griselda Records. Fra i progetti dell’etichetta basta pensare al singolo uscito da qualche mese Musica Sacra, che ha visto per la prima volta in Italia Rome Streetz,uno dei maggiori talenti emersi dalla nuova scena underground americana da poco nel roster di Griselda Records, insieme al rapper Napoletano Oyoshe.

In Sachet, il nuovo singolo proposto da KML records, troviamo Sesto Carnera, rapper ed Mc Pugliese membro della Crew Sang & Slang e Bub Styles, rapper di Brooklyn che, grazie al suo talento, ha recentemente attirato l’attenzione di artisti come 2DopeBoyz, NahRight, Team BackPack, Smoker’s Club e altri.

Il brano, che è accompagnato da un visual video diretto da Jacopo Incoronato, parla, nonostante i due diversi background degli artisti, delle difficili realtà in cui vivono, ponendo l’attenzione sul degrado urbano e sociale. Abbandonati dalle istituzioni, senza possibilità di luoghi culturali, centri di aggregazione o altro, fanno percepire il peso di vivere in contesti al limite del criminale. Sesto Carnera racconta l’hinterland di Foggia, una tra le ultime provincie italiane per vivibilità, quella di San Severo, facendo percepire il peso di un paese che ormai è una periferia a cielo aperto.

Sesto Carnera spiega: “Sachèt è una parola francese che ha il significato di bustina. Il senso di smarrimento e rammarico l’ho voluto descrivere usando come simbolo una bustina e al viaggio che fa da a mano a mano nel quotidiano. Sarò ostinato, ma con questa strofa voglio continuare a parlare dell’irrisolta questione meridionale. Io racconto la mia terra. Vivo in un posto che è lasciato a sé stesso, non abbiamo un cazzo qua se non il degrado. La bustina, il Sachet, rappresenta la normalità, per dove vivo, del vendere droga. Il video prenderà proprio spunto da questo e sarà street come il pezzo. Lo abbiamo ideato come un visual video, dove le immagini si ripetono in loop. L’idea era quella di mostrare qualcosa di concettualmente diverso rispetto al solito. Volevamo trasmettere la ciclicità del passaggio della bustina ma anche, simbolicamente, il ripetersi di fatti come questi. “

Il tappeto sonoro di Sachet, che è disponibile in digitale e nelle radio italiane, è molto particolare. Le sonorità bombap newyorchesi, si fondono con quelle più cupe e cool della scuola Griselda, scorrendo su un arrangiamento nuovo, moderno e originale curato da Doc Ketamer, estimatore del passato, ma sempre attento alle tendenze.

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